Per la rubrica Max Experience, Massimiliano Blardone affronta un argomento molto particolare, rispondendo a una nostra domanda: nell’alto livello conviene sciare per imitazione? Banalmente molti si chiedono: ma perché non sciano tutti come Hirscher? Presto detto in maniera altrettanto scontata: perché solo lui ci riesce. Perché solo lui ha quel rapporto peso-potenza e quel bimonio assetto-destrezza sui quali ha costruito la sua tecnica. Imitazione, dunque, impossibile. Tuttavia le imitazioni o meglio gli spunti, esistono.
Che poi vadano a buon fine o meno è un altro discorso. Max lo racconta nel video, soprattutto a proposito di Ted Ligety. Quando l’americano si è presentò in pista con quelle super carvate, tutti rimasero sbalorditi. Sopratutto al traguardo, quando l’americano giungeva con anche più di due secondi su tutti. E su tracciati anche molto diversi tra loro.
Preso atto, quasi subito, diversi atleti si sono messi a studiare quella tecnica per imitarlo, ma con scarsissimi risultati. Poi è arrivata la Fis a cambiare ancora le sciancrature e ciao…
Oggi c’è comunque un nuovo modo di sciare. La cosiddetta tecnica moderna. Quella di Clement Noel, di Alex Vinatzer, di Alice Robinson.. insomma di tutti i giovani. Impensabile per atleti sopra i trent’anni, modificare l’impostazione. Certi automatismi sono eccessivamente difficili da sradicare. Anche se, ancora una volta, il Ted Ligety visto a Sölden, sembra smentirci. La super carvata non esiste più. Si è accorto che con le sciancrature diverse, andava troppo in salita a fine curva. Ci vuole ovviamente la controprova, ma abbiamo il sospetto che il quinto posto rimediato a Sölden non sia frutto del caso o di combinazioni magiche. Ecco la prossima domanda: esiste la magia nello sci?