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MONDIALI VAIL-SL M: Hirscher, semaforo russo

Per carità, che qualcuno mandi a scuola di tracciatorua gli allenatori norvegesi. Pensavamo che peggio della prima manche femminile di ieri non si potesse fare, invece il collega nonché connazionale Christian Mitter, coach di Kristoffersen, c’è riuscito. Avrà preso lezioni da papà Kostelic? Mai visti gli slalomisti andare così piano. Porte angolatissime, completamente aritmiche, spettacolo andato alla malora! E che ci vada anche Mitter! Peccato perché finalmente la neve è stata barrata e ne è venuto fuori un ghiaccio vivo, ideale per creare spettacolo. Detto questo, Marcel Hirscher, numero uno sul petto e in classifica. Alle sue spalle il russo Alexander Khoroshilov, a +28/100, l’eroe di Schladming, geniale nel cambio di passo che bisognava mettere in atto all’uscita dal muretto centrale. In quel punto Stefano Gross è andato a farfalle ma con un colpo di istinto è riuscito a rimanere nel tracciato portando con sè 1 e 57 di ritardo. Un paio di porte dopo Giuliano Razzoli che viaggiava suoi tempi del russo, è caduto in un vechcio difetto che quest’anno aveva completamente debellato: una arretramento eccessivo sul piano Fuori! Patrick Thaler, invece, era lì con Hargin, quarto a +85, fino all’ultimo intermedio, poi son venuti fuori i suoi 37 anni e senza errori apparenti, ha lasciato sulla neve un altro secondo. Le gambe son divenute dure e dritte come pali della luce. D’altra parte con una tracciatura del genere non poteva che arrendersi per un calo fisico assolutamente comprensibile. E allora, ci si potrebbe domandare, come mai il vecchietto Jean-Baptiste Grange, ha tenuto fino a concludere al quinto posto a 88 centesimi da Hirscher? Diciamo che c’è una classe diversa. Uno dei pochi che ha beneficiato di questa tracciatura, ma probabilmente questo non conta, è stato lo svedese Andre Mhyrer, in crisi nera in Coppa, qui risorto e saldamente al terzo posto a +66 da Hirscher. In casa tedesca meglio Dopfer che Neureuther (nella foto in cima all’articolo). Friz è sesto a +93 e subito alle sue spalle Felix a +1"09. Se Mitter voleva favorire il suo pupillo kristoffersen, beh, missione fallita. Il baby fenomeno è nono a +1"26, dietro a Pinturault e prima di Byggmark che a sua volta precede Gross. Alle spalle dell’azzurro, Manfred Moelgg, bravissimo fino a metà pista dove perdeva solo 5 decimi, poi anche lui ha patito il cambio di ritmo e la neve, che nell’ultima parte era molto più soft. Al quattordicesimo posto troviamo Thaler. La seconda sarà disegnata dal nostro Costazza e allora vedremo un’altra solfa. Probabilmente si segnerà un tempo di 6 o 7 secondi in meno. 

DOPO IL NUMERO 30

Ranking

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 1 HIRSCHER Marcel

 

AUT

1:03.38  
2 6 KHOROSHILOV Alexander

 

RUS

1:03.66 +0.28
3 15 MYHRER Andre

 

SWE

1:04.04 +0.66
4 2 HARGIN Mattias

 

SWE

1:04.23 +0.85
5 14 GRANGE Jean-Baptiste

 

FRA

1:04.26 +0.88
6 4 DOPFER Fritz

 

GER

1:04.31 +0.93
7 7 NEUREUTHER Felix

 

GER

1:04.47 +1.09
8 10 PINTURAULT Alexis

 

FRA

1:04.50 +1.12
9 3 KRISTOFFERSEN Henrik

 

NOR

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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