Gare

Mondiali Vail: l’ira di Blardone

“Oggi sono davvero arrabbiato. In 15 anni di carriera ho sempre lavorato sodo e meritato ogni mio successo. Sono amareggiato e deluso per questa mancata convocazione, soprattutto per i motivi che la sostengono. Mi è stato detto che a parità di rwww.penisultati in questo momento il criterio di decisione si basa su ragioni prettamente anagrafiche e poco importa il mio evidente miglioramento di forma e il 12° posto conquistato a ridosso del Mondiali. Non tolgo nulla ai giovani, ma sapere che in Italia né l’esperienza né la meritocrazia rappresentano alcun valore mi lasciano davvero amareggiato, deluso ed anche offeso.” – sono le dichiarazioni a caldo di Max Blardone. “Non capisco perché la longevità agonistica non sia considerata un valore aggiunto ma addirittura uno svantaggio per un atleta”.

Max aggiunge: “Naturalmente rispetto le decisioni, non posso fare altro, ma mi sento in dovere di esternare con onestà il mio pensiero perché, a parità di risultato, la scelta è stata puramente discrezionale. Mi domando : se la regola impone una qualifica nei primi dieci, la convocazione poteva essere limitata anche solo a tre atleti? Conosco il mio percorso, sono orgoglioso dei risultati ottenuti in carriera, e soddisfatto del lavoro svolto negli ultimi mesi. Mi fa molto piacere essere un punto di riferimento per bambini e ragazzi che amano lo sci, questo mi rende veramente molto orgoglioso! Mi sento di dire a tutti i giovani fan che bisogna – nonostante tutto – credere nei sogni e nelle passioni, è indispensabile lavorare sempre sodo per raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo”.

Il campione ossolano aveva tutte le carte in regola per aspettarsi la convocazione, ci sperava perché i fatti lo supportavano, purtroppo a volte le cose non vanno come dovrebbero. Anche se non sempre si comprendono dinamiche e decisioni, un professionista deve sempre rialzarsi, rimettersi in gioco, non farsi condizionare ma continuare a lavorare con serietà.
In carriera il gigantista Azzurro ha conquistato 7 vittorie (l’ultima a Crans Montana nel 2012), 12 secondi posti e 5 terzi. Ha preso parte a sei edizioni Mondiali e il miglior risultato ottenuto è stato un quinto posto in Val d’Isere nel 2009 e a St. Anton nel 2001. Alle Olimpiadi ha invece colto due undicesimi posti (Whistler e Sestriere) e un ottavo a Park City nel 2002. 

Quest’anno si è classificato due volte nei trenta, 12esimo ad Adelboden, 24esimo in Alta Badia. L’anno scorso il suo migliore risultato è stato il 17esimo posto a Sölden, mentre due stagioni fa aveva ottenuto 4 piazzamenti nei 10 (5°, 7°, 9° e 10°).

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment