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Mondiali Saalbach, poco indicativa la 3 prova dove Paris segna il 5° tempo

La terza prova della discesa maschile non svela alcuna verità. I velocisti hanno studiato i passaggi chiave della pista, provato qualche soluzione nuova a livello di set up, ma quasi tutti i big hanno poi evitato di svelare il proprio feeling col tracciato alzandosi non soltanto sullo schuss finale dopo il salto. Senza contare che Odermatt, Hrobat, Babinsky e altri hanno deciso di non scendere più in pista.

Per la cronaca il tempo più basso porta la firma dello svedese Felix Monsen che ha chiuso in 1’41”36, più alto rispetto ai migliori delle prime due prove dove Ryan Cochran Siegle era risultato il migliore.

Poi c’è l’elvetico Alexis Monney, veloce nel quarto settore, seguito di Vincent Kriechmayr il migliore nel secondo rilevamento, un decimo più lento al traguardo. Forse non è un caso siano due tra i più delusi del superG di ieri, uscito il primo, quarto il secondo! Anche Dominik Paris ha qualcosa da recriminare per quella prima parte della gara vinta da Odermatt, sciata davvero male, ma oggi, proprio nei primi 40 secondi, è risultato molto veloce, molto simile a Hemetsberger, quarto tempo giusto davanti al nostro campione della Val d’Ultimo.

Florian Schieder ha slalomeggiato, come molti, in vista del traguardo, ma ha nettamente migliorato la sua performance rispetto ai primi due allenamenti. 12esimo Giovanni Franzoni, appena dietro a Florian, con il migliore ultimo rilevamento perché è stato uno dei pochi. Mantenere la posizione dopo il salto.

Più indietro Mattia Casse che di solito interpreta la prova col piglio simile a quello della gara, ma si spera che in queto caso abbia cambiato tattica dal momento che ha incassato il 14esimo tempo a +1”46 da Monsen. Indietro anche gli elvetico Von Allmen e Rogentin.

La classifica della 3a prova

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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