La terza prova della discesa maschile non svela alcuna verità. I velocisti hanno studiato i passaggi chiave della pista, provato qualche soluzione nuova a livello di set up, ma quasi tutti i big hanno poi evitato di svelare il proprio feeling col tracciato alzandosi non soltanto sullo schuss finale dopo il salto. Senza contare che Odermatt, Hrobat, Babinsky e altri hanno deciso di non scendere più in pista.
Per la cronaca il tempo più basso porta la firma dello svedese Felix Monsen che ha chiuso in 1’41”36, più alto rispetto ai migliori delle prime due prove dove Ryan Cochran Siegle era risultato il migliore.
Poi c’è l’elvetico Alexis Monney, veloce nel quarto settore, seguito di Vincent Kriechmayr il migliore nel secondo rilevamento, un decimo più lento al traguardo. Forse non è un caso siano due tra i più delusi del superG di ieri, uscito il primo, quarto il secondo! Anche Dominik Paris ha qualcosa da recriminare per quella prima parte della gara vinta da Odermatt, sciata davvero male, ma oggi, proprio nei primi 40 secondi, è risultato molto veloce, molto simile a Hemetsberger, quarto tempo giusto davanti al nostro campione della Val d’Ultimo.
Florian Schieder ha slalomeggiato, come molti, in vista del traguardo, ma ha nettamente migliorato la sua performance rispetto ai primi due allenamenti. 12esimo Giovanni Franzoni, appena dietro a Florian, con il migliore ultimo rilevamento perché è stato uno dei pochi. Mantenere la posizione dopo il salto.
Più indietro Mattia Casse che di solito interpreta la prova col piglio simile a quello della gara, ma si spera che in queto caso abbia cambiato tattica dal momento che ha incassato il 14esimo tempo a +1”46 da Monsen. Indietro anche gli elvetico Von Allmen e Rogentin.
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