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Mondiali: Pinturault e Schwarz più forti dei velocisti, la Combi è affare loro!

Mondiali: Pinturault e Schwarz più forti dei velocisti, la Combi è affare loro!
D’accordo, mancava il profumo della medaglia davanti al naso, ma era difficile aspettarsi i velocisti puri, che non faranno lo slalom o che non hanno ambizioni particolari per la combinata, finire così dietro rispetto ad Alex Pinturault e a Marco Schwarz. Il francese si aggiudica la prima manche di superG con 5 centesimi sull’austriaco. Da entrambi ci si poteva una buona performance, ma non di queste dimensioni. Kriechmayr paga 58 centesimi e difficilmente si presenterà per la seconda, Kilde è solo settimo a +1″05, Crawford è lontano +1″46. Per loro l’unica speranza era quella di mettersi dietro di molto i più forti nello slalom, invece si è verificato il contrario! Kilde comunque non farà lo slalom e lo aveva deciso già questa mattina perché ha ancora fastidio alla mano malconcia.

Detto questo, lo slalom è malandrino per cui nessuno vieta a Raphael Haaser, terzo a 14/100 da Pinturault di puntare anche all’oro. Ma tra i pretendenti alza la mano anche lo statunitense River Radamus che ha un ritardo di appena 59/100. Più difficile l’impresa per Justin Murisier +1″03, Atle McGrath +1″25 e Loic Meillard che alla vigilia non era meno favorito di Pintu e Schwarz, ma il suo superG non è stato all’altezza dei primi due: +1″34.

Buon allenamento per Marco Odermatt che ha corso sui tempi di Pinturault per poi uscire alla penultima porta. Ma non era in gioco per le medaglie della combinata.

Dominik Paris ha affrontato la gara per testare materiali, la neve e l’aria iridata: Se non fosse uscito nell’ultima parte avrebbe concluso con mezzo secondo di ritardo.

Giovanni Borsotti ha corso sperando in una buona performance ma scendendo con una impostazione da gigante (curva troppo corta) il suo ritardo è stato di +2″25, dietro a Tobia Kastlunger che ne paga +2″20. Ha saltato anche Mattia Casse che comunque ha sciato bene prima di sbagliare. Si tratta però di una discesa quasi incommentabile dal punto di vista tecnico, perché anche il 32enne velocista Azzurro è uscito dal cancelletto col puto scopo di provare la pista alla ricerca del miglior set up.

La classifica

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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