Mondiali Junior, strepitosa Sophie Mathiou, è medaglia d’oro!
Dicevamo dopo la prima manche, sognare non costa nulla, ma alla faccia del sogno… Sophie Mathiou compie una vera e propria impresa conquistando la medaglia d’oro nello slalom dei Mondiali Junior di Bansko.
E ora sta già preparando le valigie per Lenzerheide dove la attende lo slalom di fine Coppa del Mondo! Una seconda manche memorabile quanto difficile, perché aperta a qualsiasi risultato, visto che ben dieci atlete erano racchiuse in mezzo secondo.
Ma la cronaca la lasciamo alla raffinatezza di Massimo Di Marco:
Nel suo piccolo, ma io direi nel suo grande, Sophie Mathieu ha creato nella seconda manche dello slalom mondiale juniores di Bansko un capolavoro. Velocissima nelle prime 30 porte, nonostante gli angoli di Monsieur Lucatelli, cauta nelle dieci successive, decisa nelle altre quasi venti. Appena vedeva di poter accelerare, attaccava.
Medaglia d’oro al merito: suo e di chi l’ha guidata perché per superare le insidie delle due manches ce ne voleva. Forse mi è capitato, non sono sicuro di aver mai visto uno slalom tanto attorcigliato.
Ha cominciato Andreas Kollenborg, norvegese, ad infilare nei 200 metri del pendio 57 porte, una pigiata sull’altra come in metropolitana, e poi angoli cattivi da una parte e dall’altra. Michel Lucatelli, francese, lo ha imitato, aggiungendo due porte. Nella prima manche sono partite 71 ragazze, ne sono arrivate 27 in meno: percentuale del killeraggio pari al 38%. Un macello.
Si sa che Lucatelli è molto ben visto dalla FIS, e allora è la FIS che gli ha detto di far piazza pulita? Perchè si sa che i Mondiali sono un sogno anche per quelle ragazze che vivono dove non c’è mai la neve. Una volta la FIS le voleva. Ha cambiato idea?
Sophie è una velocista dello slalom.
Non ho mai usato un’espressione del genere ma quando l’ho vista aggredire il superg e sapendola slalomista ho fatto il mago e ho messo per iscritto il mio pronostico. Ha chiuso la prima manche quinta in coabitazione con l’americana Zimmerman: perdeva 38/100 da Sara Rask (svedese) che poi è finita ottava, 35 dalla Hurt (americana) che è finita terza, 10 da Lisa Hoerhager (austriaca) che è finita nella neve.
A 5 centesimi c’era Moa Bostroem che poi ha preso l’argento sulla Hurt per un centesimo. Il vantaggio di Sophie è stato di 20 centesimi, ciò che serviva per vincere senza infilarsi in avventure impossibili: chi l’ha fatto è saltata per aria. Erica Sandulli, un po’ più tranquilla, si è classificata undicesima, Celina Haller è Ilaria Ghisalberti sono uscite nella prima. Neve compatta e giornata bella. Anzi, molto bella. Anzi, bellissima!
In una situazione dove i nervi hanno giocato un ruolo non meno importante dell’esecuzione tecnica, la 19enne valdostana ha probabilmente realizzato una delle manche più belle della sua giovanissima carriera. Mentre Sara Rask, prima a metà gara, forse ha realizzato la sua peggiore, finendo addirittura all’ottavo posto.
Grazie a questo successo, l’Italia torna sul podio nella specialità a distanza di vent’anni esatti dal bronzo di Emmi Pezzedi nello slalom di Verbier, ma soprattutto a 28 anni dall’ultimo successo, che risale al 1993 con Morena Gallizio a Monte Campione. Prima di lei riuscirono a salire sul gradino più DEL podio nella specialità Wanda Bieler nel 1977 a Kranjska Gora, Cinzia Valt nel 1981 a Skofja, Fulvia Stevenin nel 1983 a Sestriere e Renate Oberhofer nel 1988 a Madonna di Campiglio. M
ondiali Junior strepitosa Sophie Mathiou