Un quinto posto ai Mondiali suona come una sconfitta, ma non è così. In uno sport di “mostri” riuscire a competere coi migliori e a rimanere nel gioco delle medaglie per gran parte della gara significa soltanto aver disputato una prestazione al top. E lo confermano i diretti interessati, ovvero i protagonisti del nostro qurtetto che si è ben difeso nella staffetta di Hochfilzen.
Lukas Hofer: “Oggi sono più contento che nei giorni passati, anche se ho fatto un errore di troppo, sono riuscito a non perdere il treno dei migliori ed era importante. Sto ritrovando sensazioni buone sugli sci, la malattia mi ha un po’ condizionato in questo Mondiale, ma ora guardo avanti“.
Dominik Windisch: “E’ andata veramente bene, il tiro è stato ottimo, sugli sci bene, più di così non ci si può aspettare. Le gambe girano bene alla vigilia della mass start, di solito io vado in crescendo con il passare dei giorni“.
Giuseppe Montello: “Quest’anno riesco ad esprimermi al meglio nelle staffette, a partire da quella di Pokljuka. Dopo le individuali non avevo buone sensazioni. Ho avuto qualche problema intestinale, ma grazie allo staff medico e ai fisioterapisti mi sono presentato in ottime condizioni a questa gara“.
Thomas Bormolini: “E’ bello divertirsi in pista, è bello essere lì davanti. Io non patisco tanto la tensione, va bene essere in prima frazione o in quarta. Penso che siamo un ottimo team. Si può ancora crescere, si cresce fino a che non si è davanti a tutti“.
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