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Mezzalama: edizione spettacolare dominata dall’Esercito di Eydallin-Antonioli e Magnini

Mezzalama: edizione spettacolare dominata dall’Esercito di Eydallin-Antonioli e Magnini
Matteo Eydallin, Robert Antonioli e Davide Magnini dominano tra gli uomini, mentre Giulia Murada, Giulia Compagnoni e Alba De Silvestro conquistato uno storico primo posto nella gara in rosa.

Classifica alla mano il piemontese Matteo Eydallin e la trentina Elena Nicolini si sono aggiudicati il circuito biennale de La Grande Course.

Questa mattina alle ore 6:30 è partito da Breuil-Cervinia il Trofeo Mezzalama con 209 squadre al via. Solo uno strato di nubi intorno ai 4000 metri ha tenuto nascosti di tanto in tanto la vetta del Castore e il Naso del Lyskamm, l’altro quattromila toccato della gara ha avuto più fortuna lasciando che gli atleti vedessero lo spettacolo del Monte Rosa che si apriva verso Capanna Margherita.

Tre squadre, Centro Sportivo Esercito, i francesi Samuel Equy, Matheo Jacquemoud e Xavier Gachet e il “dream team” di Jakob Hermann, Werner Marti e Martin Anthamatten hanno preso subito la testa della gara.

Nella salita al Colle del Teodulo, e al Breithorn nessuna delle tre squadre voleva prendere l’iniziativa. Al passaggio al Breithorn gli alpini sono transitati in terza posizione, ma la bagarre per la vittoria finale doveva ancora iniziare.

La salita alla vetta del Castore, e il successivo passaggio al rifugio Quintino Sella non ha visto nessun cambiamento nella tattica di gara dei battistrada. Matteo Eydallin, Robert Antonioli e Davide Magnini iniziano a mettere in chiaro le cose nella seconda parte della salita al Naso del Lyskamm.

È la prima vittoria al Mezzalama per Davide Magnini. Al traguardo le lacrime d’emozione lo hanno travolto: “Una vittoria incredibile per me perché fin dalla partenza c’erano tutti i sintomi della classica giornata no. Ma con due compagni come Matteo e Robert è impossibile mollare. Mi hanno incitato e spronato in maniera incredibile e stringendo i denti sono riuscito a superare la crisi iniziale e a tenere il loro passo“. 

I vincitori della classifica biennale de La Grande Course, Elena Nicolini e Matteo Eydallin

Pochi metri di vantaggio, ma sono quelli che psicologicamente hanno dato la carica alla pattuglia del Centro Sportivo Esercito. Anche nella successiva salita alla Roccia della Scoperta i tre alpini letteralmente tirati da Matteo Eydallin, hanno incrementato il vantaggio riuscendo a scendere verso Capanna Gnifetti e al Rifugio Mantova con un buon margine.

Matteo Eydallin ha vinto il Mezzalama per la sesta volta!

Nella discesa finale, liberi dall’obbligo della cordata i tre hanno sciato sicuri e divertendosi tracciando linee pulite ed efficaci. Matteo Eydallin, Robert Antonioli e Davide Magnini, arrivano a Gressoney-La-Trinité accolti da un pubblico delle grandi occasioni.

Gli ultimi 100 metri sono da percorrere a piedi con gli sci nello zaino, ma gli alpini volano verso il traguardo fermando il cronometro in 4:55’49’’. Samuel Equy, Matheo Jacquemoud e Xavier Gachet confermano la seconda posizione con 2’44’’ di svantaggio. Jakob Hermann, Werner Marti e Martin Anthamatten completano il podio con il tempo di 5:03’24’’.

In quarta posizione si classificano Michele Boscacci, Nadir Maguet e Maximilien Drion Du Chapois, mentre la quinta posizione è del Team Austria di Armin Hoefl, Daniel Ganahl e Paul Verbnjak.

Nella gara femminile Giulia Murada, Giulia Compagnoni e Alba De Silvestro sono sempre state al comando. Alle loro spalle la pattuglia internazionale di Marianna Jagercikova (SK), Elena Nicolini (ITA) e Iwona Januszyk (PL) e il team spagnolo/francese di Nahia Quincoces (ES), Igone Campos Odriozola (ES) e Valentine Favre (FR).

Le ragazze dell’Esercito chiudono con il tempo di 6:20’00’’ mentre Jagercikova, Nicolini Januszyk sono seconde con 7:11’03’’. Sul terzo gradino del podio sale il team spagnolo/francese con il tempo di 8:48’58’’.  Nel Mezzalama Jeunes disputata in contemporanea con la gara senior in zona Gabiet, nella categoria U16 hanno vinto Enya Summermatter (1:49’10’’) e Matteo Blangero (1:27’06).

Tra gli U18 salgono sul gradino più alto del podio Maniezzo Alice e l’iridato Erik Canovi. La Maniero ferma il crono con il tempo di 1:38’52’’ mentre Canovi registra 1:36’29’’.

Nella categoria superiore U20 vincono Clizia Vallet e Clément Génot rispettivamente con il tempo di 1:30’59 e 1:30’25’’.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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