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Maurizio Bormolini trionfa a Rogla. Terzi Aaron March ed Elisa Caffont

Maurizio Bormolini trionfa a Rogla, Aaron March ed Elisa Caffont sono terzi: il gigante parallelo nella località slovena si trasforma nel palcoscenico dell’ennesima grande prestazione della squadra azzurra, capace di cogliere sin qui già nove successi in stagione. E per Bormolini è così maturata la terza vittoria in stagione dopo quelle nello slalom di Mylin e nel gigante di Scuol: il livignasco ha avuto la meglio in finale sul tedesco Elias Huber, dopo aver raggiunto l’atto conclusivo nella parte bassa del tabellone che si è tinto d’azzurro con Aaron March, Roland Fischnaller e Mirko Felicetti a completare il quadro degli ultimi due quarti di finale.

Elisa Caffont

La semifinale tra Bormolini e March ha quindi indirizzato i due azzurri nelle diverse finali, con March a precedere l’austriaco Benjamin Karl per conquistare il terzo podio stagionale, dopo il trionfo di Bad Gastein ed il secondo posto di Cortina.

La classifica finale vede quindi Felicetti settimo con Fischnaller ottavo mentre Gabriel Messner è undicesimo dopo essere stato superato dallo stesso Felicetti negli ottavi.

“Sono davvero emozionato e contento per questo successo – ha commentato Bormolini – perchè Rogla è sempre stata una pista complicata per me. Oggi ho dato del mio meglio e sono riuscito a superare Huber in finale per proseguire in questa grande stagione. Ci tenevo a vincere questo trofeo”.

Il Direttore Tecnico delle squadre Azzurre Cesare Pisoni

“Sono molto soddisfatto di questo terzo posto, mi sono goduto tutta la gara ed anche la sfida con Karl nella small final è stata una grande sfida: è andata alla grande” sono state invece le parole di March.

Bormolini rafforza la propria leadership nella classifica di gigante con 447 punti contro i 366 del bulgaro Yankov ed i 330 dell’austriaco Prommegger.

Terzo podio in carriera invece per Elisa Caffont: la venticinquenne di Belluno si ripete

dopo il terzo posto dello slalom di Bad Gastein vincendo la sfida per il gradino più basso con la ceca Maderova, dopo aver messo fine ai quarti la corsa di Ramona Hofmeister ed essersi arresa in semifinale di fronte alla giapponese Tsubaki Miki, poi vincitrice sull’austriaca Sabine Payer.

Il cammino di Caffont si era invece aperto negli ottavi con il duello vincente sull’altra azzurra Jasmin Coratti, tredicesima. Queste le considerazioni della veneta al termine della gara: “In gigante avevo fatto fatica in questa stagione e sono contenta di aver trovato questo podio: mi sono subito trovata a mio agio su pista e tracciato, sono davvero soddisfatta”.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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