Mattia Casse, il sogno di una vita è arrivato: è terzo sulla Saslong di Kilde.
Sulla Saslong c’è una regola da non dimenticare mai: aspettare l’arrivo dell’ultimo concorrente prima di festeggiare il podio. Capita spessissimo quando la giornata gode di uno splendido sole, perché dopo il trenta esce splendente a illuminare e a scaldare la neve che diventa più veloce. E questa volta questa formula magica ha giocato in favore di Mattia casse che finalmente riesce a cogliere il primo podio della sua travagliata carriera. Un terzo posto che però è frutto anche di una gara dove non ha sbagliato nulla, se non un’inevitabile traiettoria forse un pelo abbondante all’uscita dal Ciaslat, perché era velocissimo. Un andare che è proseguito anche nell’ultima parte dove è riuscito a staccare il miglior parziale.
Davanti a lui, manco a dirlo, Aleksander Aamodt Kilde che ha costruito un capolavoro proprio al Ciaslat dove era impossibile fare meglio. È colpa sua se il 41enne Johan Clarey non è riuscito a cogliere quella vittoria che ancora manca nel suo palmarés dove risaltano sei secondi posti.
La prova fantastica di Mattia ha buttato giù dal podio il canadese James Crawford che dopo aver preso il posto di Marco Odermatt (settimo) per una manciata di centesimi, pensava ormai di avercela fatta a conquistare ancora una volta un posto sul podio. Poi è arrivato giù come una siluro anche Adrien Theaux, che gli ruba anche la quarta posizione, a 25/100 dal terzo posto di Mattia. Un ultimo brivido lo regala Cypien Sarrazin che col 61 si in fila al sesto posto per portare un numero incredibile alla Francia che piazza tre atleti nei primi sei posti, quattro nei dieci.
C’è da dire che quando è uscito il sole, come spesso capita sulla Saslong, molti sonon riusciti a fare il tempo nella seconda parte di gara.
Continua il buio totale di Dominik Paris che commette errori fin quasi banali e la brutta notizia è che sembra entrato in un loop di negatività. E se un velocista perde la fiducia non può andare da nessuna parte. La speranza è che Bormio arrivi prima possibile. Sulla Stelvio, in un’ambiente di totale confort, può trovare la serenità per tronare a sciare bene, come sa sicuramente fare.
Casse è l’unico a essere riuscito ad andare a punti. Tutti fuori dai trenta: Christof Innerhofer, 32esimo Matteo Marsaglia 34 e pure Gugu Bosca che ha un cedimento di ginocchio sul traguardo che appena superato lo vede ancora sdraiato per terra. E quella mano a chiamare i soccorsi non dicono nulla di buono. È uscito poi sulle sue gambe ma con smorfie di sofferenza sul volto. Speriamo bene! Anche Nicolò Molteni non riesce a incidere, come Federico Simoni (tra i tempi più alti).
Florian Schieder l’ha provata prima del Ciaslat facendo segnare il miglior tempo di giornata, ma poi non è riuscito a contenere la velocità rovinando la sua gara
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