Matterhorn-Cervino, quando inizia male finisce peggio: gara cancellata!
Su dieci discese, 4 gare e 6 prove, si è riusciti a partire soltanto due volte, una prova maschile e una femminile. Questo il bilancio della prima volta dello Speed Opening Matterhorn-Cervino. Il vento forte ha rovinato tutti i piani con l’aggiunta di forti nevicate.
Nella giornata odierna c’erano meno folate e di un’altra direzione, rispetto agli altri giorni per cui fino alle 11:00 le possibilità di dare il via erano concrete. Dopo la ricognizione delle atlete, però ci si è resi conto che il rischio di un risultato totalmente falsato era troppo elevato, considerando naturalmente anche la sicurezza: le folate provenienti dal basso all’altezza dei salti avrebbero messo in pericolo le atlete.
Per un bel po’ di tempo soffieranno piò del vento le polemiche. Una gran parte dell’opinione pubblica ritiene assurdo collocare in calendario in questo periodo su un ghiacciaio una gara di velocità. I sostenitori dell’evento ritengono che si tratti in parte di pura sfortuna, particolarmente accanita, e che l’occasione di una competizione transfrontaliera sia troppo emozionante per non insistere. Per di più sostenuta a gran voce dal presidente Fis Johan Eliasch.
La riunione coi capi squadra cui è stata comunicata la cancellazione della discesa
Il rapporto tra Zermatt-Cervinia e la Fis ha infatti una durata contrattuale di 5 anni. Le autorità politiche della Valle d’Aosta hanno già dichiarato ieri che non ci pensano nemmeno di tirarsi indietro e che lo Speed Opening Matterhorn-Cervino sarà ben presente nel calendario 2024/25, costi quel che costi. Già, i malumori vertono anche sull’aspetto economico, in quanto l’investimento considerato per le due manifestazioni non ha avuto alcun ritorno.
Come se non bastasse ieri è scoppiata un’ultima polemica:
Nel regolamento, per chi acquista il biglietto, si legge che in caso di cancellazione entro le ore 08:00, i ticket sarebbero stati rimborsati.
Sia ieri che oggi la giuria ha però cancellato le due discese dopo le 11:00, quindi, in teoria non sarebbe previsto alcun risarcimento agli acquirenti. Ora si attende un gesto di ragionevolezza da parte del Comitato organizzatore e che venga restituito tutto fino l’ultimo centesimo.
Va comunque elogiato l’intero staff – centinaia di persone – che per due settimane ha dato anima e corpo in condizioni difficili. Tanta fatica e morale a terra per tutti loro ai quali va riservato quantomeno un applauso e una buona dose di stima!
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