Matteo Marsaglia, Dominik Paris e Christof Innerhofer nel dopo prova, soddisfatti ognuno con i propri obiettivi.
L’azzurro Matteo Marsaglia soddisfatto della suo secondo training di oggi anche se precisa che la gara sarà un’altra cosa, soprattutto per lui che ha passato un brutto periodo.
“Ho quasi meno problemi a scendere dalla Streif piuttosto che a stare in piedi. Dopo Bormio mi sono inchiodato, sono stato costretto a due settimane di stop. Ho rimesso gli sci proprio a Kitzbuehel, sono soddisfatto della mia prova, anche se la gara è decisamente un’altra gara.
La pista mi sembra meno difficile rispetto agli ani scorsi e per me è meglio, spero si abbassi di qualche grado la temperatura per le gare per rendere la neve leggermente più dura, ma siamo pur sempre a Kitzbuehel…
Quest’anno l’atmosfera è diversa rispetto al passato, ma l’emozione di tagliare il traguardo su questa pista rimane forte”.
Anche Dominik Paris è decisamente più confortato rispetto a ieri : “Penso di avere fatto un passo in avanti rispetto a mercoledì. Ho provato a spingere maggiormente soprattutto nella parte alta e in quella centrale, sotto devo ancora raddrizzare qualche curva e curare meglio qualche movimento.
Le condizioni sono un po’ diverse dal solito perché fa caldo e c’è tanta umidità. Le gare di Bormio mi hanno dato quella fiducia che cercavo, ultimamente sono riuscito ad allenarmi tanto, qui c’è sempre un’emozione diversa rispetto ad altre piste, certamente conoscere bene i segreti di un tracciato come questo mi aiuta, anche se non vuol dire che è più facile“.
E poi c’è Christof Innerhofer che ha bisogno di mettere chilometri nelle gambe: “Sicuramente sono sceso soprattutto per capire le mie condizioni fisiche, la pista è bella anche se la neve è più facile.
A me manca la gamba, il fiato, l’aggressività. Prima di arrivare sul muro finale è cambiato il passaggio, perchè ci sono due curve che girano maggiormente rispetto al passato.
Oggi ho osservato soprattutto i cambiamenti, ci mettiamo in gioco come sempre ma qua per me l’obiettivo è soprattutto quello di fare chilometri“. Marsaglia Paris e Innerhofer