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Marco Odermatt è una meraviglia, De Aliprandini a 7/100 dal podio

Marco Odermatt è una meraviglia, De Aliprandini a 7/100 dal podio
Quando perdi il primo podio della carriera in Coppa del mondo per 7 centesimi girano davvero le scatole! Anche perché Luca De Aliprandini aveva 22 centesimi di vantaggio su Manuel Feller a dieci porte dal traguardo. Ma la gestione di una porta portata avanti un po’ troppo col piede gli ha fatto perdere quelle bricioline che hanno fatto la differenza a favore dell’austriaco. Che sale sul podio del gigante grazie a una vera e propria invenzione, una delle sue! Quel genio e sregolatezza che spesso lo accompagna in slalom ma che in gigante non ha avuto molte occasioni per applicarle nelle ultime due stagioni, quando in gigante ne faceva ben poco a causa del malò di schiena.

Il nervoso viene, ma ora abbiamo la certezza che Luca è davvero un altro dopo quella medaglia vinta ai Mondiali. È più maturo, rischia sempre al massimo, non ha perso i suoi vizi tecnici, ma oggi sa gestire sempre tutto e a portare a casa risultati di vertice. Già tre anni fa concluse al quarto posto, ma il podio era lontanissimo nel gigante di Adelboden vinto da Hirscher su Kristoffersen e Pintuault. Dopo venti piazzamenti tro i top ten, un posto sul podio se lo merita senza alcun dubbio. Ma se scia così prima o poi…

La sfida Marco Odermatt- Alexis Pinturault è andata a favore dell’elvetico che è fenomenale! Dare 59 centesimi al francese che scia sempre da fuoriclasse, è un segnale inequivocabile di talento e testa proiettata verso la Coppa Generale. Ha coperto la seconda manche col quinto tempo, contro l’11esimo di Alexis. Nella lotta è uscito quasi subito Filip Zubcic che ha gettato una grossissima chance, uscendo per un errore abbastanza banale..

Henik Kristoffersen si è affidato all’esperienza per recuperare terreno ed entrare nella top five, proprio dietro a Luca. Anche se non è questo l’atleta che in gigante ha ottenuto risultati migliori: 4 vittorie, nove secondi posti e otto terzi, seppur l’ultimo podio è di due stagioni fa.

Alex Hofer  può essere contento del suo risultato e avrebbe messo la firma per questo risultato alla vigilia. Non si è risparmiato mai, rischiando al limiti porta dopo porta.

Ha ampi margini di miglioramento dal punto di vista tecnico, perché deve sistemare un bel po’ di cose (specie l’arretramento), ma è bello vedere chi non molla mai. Solo gli elvetici Thomas Tummler e Justin Murisier hanno recuperato più posizioni. L’Azzurro che, messo fuori squadra, si allena con le Fiamme Gialle, è passato dalla trentesima alla, 21esima posizione finale.

Appena davanti a lui Giovanni Borsotti (19esimo), he ha sciato meglio rispetto alla prima manche. Ancora sempre un po’ troppo aggrappato allo spigolo, ma linee migliori gli hanno consentito di sfiorare un posto nei 15.

Peccato per Riccardo Tonetti (acciaccato per il mal di schiena) che nei 20 ci sarebbe stato alla grande avendo completato la prima frazione in 13esima piazza. Nella seconda è andato lungo e si è fermato. Poi ha ripreso concludendo in ultima posizione che non è l’ultimo, perché il canadese Trevor Philp e Zubcic sono usciti. Marco odermatt è una

LA CLASSIFICA

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).