Marco Odermatt comanda nella battaglia della Val d’Isère.
Al termine della prima manche del secondo gigante della stagione l’elvetico Marco Odermatt, già vincitore a Sölden, riesce a fare la differenza.
Su un tracciato trasformato in una vera e propria battagli, il 24enne nivaldese è riuscito a tenere a bada la classe di Alexis Pinturaul che insegue a 32 centesimi.
LA PRIMA MANCHE DI MARCO ODERMATT
Su porte più vicine rispetto allo standard e un terreno tutt’altro che liscio e compatto per via della fitta nevicata delle ultime 24 ore (oltre mezzo metro!), il croato Filip Zubcic ha tenuto duro e specialmente sulla parte centrale del muro è scappato via dalla curva come un gatto recuperando ciò che aveva perduto nella prima parte. Si è infilato al terzo posto a 1 centesimi da Alexis.
Poi si scava un bel vuoto con Matthieu Faivre quarto a +0,85, un gap che poteva essere superiore se nel finale non fosse riuscito a trarre il massimo dal suo ben noto fiuto per le traiettorie.
In questa parte, invece, Luca De Aliprandini ha perduto parecchio. Braissimo invece fino ai primi 40 secondi di gara. Poi sul muro è stato costretto a una intraversata eccessiva per recuperare una linea che stava perdendo a causa di arretramenti pericolosi.
LA PRIMA MANCH DI LUCA DE ALIPRANDINI
Ma soprattutto quando il pendio iniziava ad addolcirsi un po’, ha perduto la traiettoria ideale girando spesso sotto al palo. E negli ultimi 10 secondi ha incassato almeno mezzo secondo.
Comunque è lì. Ottimo quinto a 0,95, furto anche del pettorale numero uno, dunque con una pista meno rovinata rispetto a ciò che hanno trovato gli atleti dal sette in poi.
Certo è che a Marco Odermatt riesce tutto facile anche in condizioni davvero impegnative. Non è elegante come Pintu, ma naturalmente quello che conta è scappare via il prima possibile dalla curva e tenere le spatole all’ingiù! E lui in questo sembra avere un passo davanti a tutti.
Molto bravo il tedesco Alexander Schmid che è riuscito a contenere il ritardo a +1″09 su una pista che col 13 si era già scalinata sul ripido. Anora in ritardo di forma, invece, Jan Kranjec che pur partendo col tre ha dovuto incassare un ritardo di 1″15.
Niente male la prima di Riccardo Tonetti che, tra un arretramento è l’altro è riuscito a liberare lo spigolo presto e a creare velocità. +1″71 non è niente male. Ancora meglio ha fatto il francese Muffat-Jeandet che col 23 si è infilato in nona posizione a soli +1″23. Diverso l’atteggiamento assunto da Giovanni Borsotti che si è affidato forse un po’ troppo alle sue eccezionali doti di indipendenza di gambe. Tenere angoli troppo chiusi non ha pagato e soprattutto a fine muro si è impiantato facendo lievitare il suo ritardo nell’ultimo tratto a oltre due secondi: +2″65 . Si è comunque qualificato col 24esimo tempo. Bravissimo anche Alex Hofer che è riuscito a concludere col 30esimo tempo, dunque partirà per primo nella seconda. Una chance enorme per migliorare il suo pettorale che oggi era il 41. Marco Odermatt comanda nella