Purtroppo le speranze che per Manfred Moelgg si trattasse solo di una distorsione si sono frantumate dinnanzi al verdetto dei Medici Fisi: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro.
Probabilmente tale situazione era chiara anche dopo la lettura della risonanza magnetica effettuata nell’ospedale di Berna. Chiaro è che la commissione medica Fisi ha voluto constatare di persona la diagnosi.
Che infatti si è rivelata devastante per il vincitore della Coppa dei slalom del 2008. E che a quasi 38 anni deve combattere con questo grave infortunio che potrebbe decretare la fine della carriera.
Qualcuno potrebbe anche osservare: “Beh, a quell’età non è una tragedia! In effetti le tragedie sono altre. Però è indubbio che lo sci Azzurro perde uno dei suoi “pezzi migliori”.
Ora attendiamo le reazioni di Manni che – crediamo noi – avrebbe voluto tanto concludere la sua splendida storia ai Mondiali di Cortina l’anno venturo. Finirla qui, in questo modo è ingiusto oltre che davvero crudele!
Ricordiamo che Manfred Moelgg è uscito nella seconda manche e che il tentativo di recuperare la linea, ormai perduta, ha provocato una torsione del ginocchio evidentemente eccessiva. È l’infortunio più grave patito da Manni in tanti anni di carriera sei anni dopo aver vin aveva dovuto dire addio alla stagione a causa di una lesione al tendine d’Achille.
Al suo attivo l’atleta di San Vigilio di Marebbe ha tre medaglie conquistate ai Mondiali, un argento e due bronzi. tre vittorie in Coppa del Mondo, ottenute tutte in slalom. Poi 7 secondi posti e 10 terzi per un totale di 20 podi. Il primo fu nello slalom di Schladming nel 2004, l’ultimo, ironia della sorte, proprio ad Adelboden tra i rapid gates l’8 gennaio del 2017