Nel giorno della centesima gara di Cortina Audi Fis Ski World Cup, Fondazione Cortina non dimentica Elena Fanchini. Oggi, venerdì 26 gennaio, Fondazione Cortina ha intitolato ufficialmente alla campionessa scomparsa lo scorso anno la propria sala riunioni. Un omaggio che da tempo l’ente presieduto da Stefano Longo voleva riservare ad un’atleta che con Cortina aveva un legame speciale e che sulla Olympia delle Tofane ottenne uno dei suoi due successi in Coppa del Mondo, la vittoria nella discesa libera del 16 gennaio del 2015, imponendosi davanti alla canadese Larisa Yurkiw e alla tedesca Viktoria Rebensburg.
Alla cerimonia di intitolazione sono intervenuti la mamma di Elena, Giusi, le sorelle Nadia e Sabrina, oltre a diversi protagonisti del mondo della neve.
“Il gesto di oggi è molto importante per me e la mia famiglia” ha detto Nadia Fanchini “Il pensiero che si ricordi Elena anche così, che lei possa rimanere qui per sempre ci dà tanta gioia. Oggi è stato un momento molto commovente ed emozionante. A noi manca Elena ogni giorno, ha lasciato un vuoto incolmabile e sapere di questo bellissimo gesto ci riempie di gioia. Elena era speciale, forte, aveva una determinazione pazzesca; ha affrontato la carriera sciistica con tanto amore a
passione, e la malattia con tutta la forza che aveva, non voleva mai arrendersi, questo è quello che voglio ricordare di lei.”
“Fondazione Cortina ha lavorato negli ultimi mesi ad un’idea, quella di riservare e dedicare la nostra sala riunioni qui a Cortina a una nostra Queen of Speed, a Elena Fanchini” ha sottolineato il presidente di Fondazione Cortina, Stefano Longo. “Sono molto commosso oggi, di essere qui con tanti amici e sportivi di altissimo livello, per inaugurare questo luogo e continuare a ricordare Elena.”
“Non è facile trovare le parole oggi; la mancanza di Elena si sente forte ed è di tutti. Elena era solare e molto determinata; proprio il suo carattere è stata la cosa che ci ha avvicinato di più” ha affermato il presidente Fisi Flavio Roda. “Elena aveva una grande determinazione ma era allo stesso tempo sempre disponibile per tutti. Nella difficoltà di questo momento dobbiamo cercare di ricordarla anche con gioia e ammirazione perché Elena ha dato tanto allo sci, alla sua famiglia e a tutti noi. Io personalmente voglio ringraziarla per quello che ha fatto.”
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