Poteva sembrare una scena un po’ cotruita, ma non lo è stata. Tutto vero e sentito. Lo si è visto dagli occhi, dalle lacrime, dal rispetto. Sofia Goggia si è inchinata a Lindsey Vonn quando la statunitense, uscita più o meno a metà tracciato, è arrivata giù al traguardo e le ha regalato un mazzo di fiori.
Era l’ultima gara qui a Cortina dell’americana che sull’Olympia è salita venti volte sul podio in carriera ottenendo dodici trionfi. Un omaggio meraviglioso a una campionessa straordinaria: “Sono molto contenta di essere qui a Cortina, non era nelle mie previsioni – ha spiegato l’atleta bergamasca che è ferma per infortunio – . Ma stamattina mi sono svegliata alle 6.30 e mi sono detta che non potevo non assistere all’ultima gara sull’Olympia di Lindsey Vonn, penso di aver perso tutti i punti della patente perché sono arrivata quassù velocissima. Io la adoro, così sono venuta a respirare un po’ il clima di Coppa del mondo, poi la setttimana prossima testerò il mio piede nelle prove di Garmisch e vedremo come va, ma vivo molto nel qui ed ora”.
Goggia si emoziona parlando del suo idolo: “Lei piangeva al traguardo, poi Cortina è la sua pista preferita. Noi non ci rendiamo conto dell’icona sportiva che è Lindsey Vonn, ha vinto 82 gare di Coppa del mondo e noi abbiamo avuto la fortuna di competere con un mostro sacro di questo sport, potremo raccontarlo tra cinquant’anni.
La guardo sempre con gli occhi della bambina che la ammirava in televisione, anche se l’anno scorso abbiamo battagliato insieme in Coppa del mondo e le ho soffiato la coppetta all’ultima gara. Ho visto le immagini dell’omaggio che le ha fatto Cortina e ho sentito la sua emozione. A me manca molto lo sci, mettere il pettorale, sentire lo sci in curva, sentirlo nella sua anima, aprire il cancelletto. Ma per fare questo, voglio prima essere sicura di essere nella condizione giusta”.
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