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Levi Slalom Ladies: sorriso Schild

Con condizioni meteo perfette, con una nebbiolina a infastidire nel corso della prima manche, si è disputata la seconda prova di Coppa del Mondo Femminile a Levi. Dopo la prima gara, dove la Germania ha fatto manbassa, si aspettava la risposta delle contendenti al titolo. Tracciatura scolastica nella prima manche, autore l’allenatore austriaco, e poco più tecnica nella seconda. La neve ha tenuto alla perfezione senza rovinarsi.

Le italiane non sono andate bene nonostante si sa, lo slalom non è la nostra specialità preferita. Solo Manuela Moelgg e Nicole Gius si sono qualificate per la seconda manche. Nicole, dopo una prima prova un po’ troppo in difesa, ha provato ad attaccare maggiormente nella seconda senza però trovare il ritmo giusto per fare la differenza. Manuela ha confermato di soffrire troppo sui piani e i primi 20 secondi di gara, piatti, l’hanno condizionata. Lei, che sul ripido è fortissima, deve ancora crescere proprio nei tratti con meno pendenza. Lo sa e ci sta lavorando. Nella seconda manche ha inforcato dopo aver comunque accusato un forte ritardo all’intermedio. Adesso arriverà Aspen, pista tutta ripida, terremo le dita incrociate.

La Germania si è confermata tra le nazioni protagoniste. Susanne, la più giovane delle sorelle Riesch, si è classificata al quarto posto mettendo in pista una grande accellerazione sul muro e risalendo di ben 6 posizioni rispetto alla prima manche con il secondo miglior tempo di discesa. La Vonn ha commesso un grave errore nella seconda manche, però è riuscita a rimanere in pista portando a termine la gara al sesto posto. Dopo l’emozione vissuta con la Vonn è scesa Marlies Schild che è tornata ad essere la regina dello slalom. Forte, determinata e con un grande ritmo è stata l’unica a scendere sotto i 56 secondi di manche. La beniamina di casa, Tanja Poutiainen, è partita fortissima ma ha perso sul muro rispetto alla Schild che è stata impeccabile. Tra le due si è inserita Maria Riesch che partiva per ultima nella seconda manche con un vantaggio che sembrava tranquillizzante (0.81). Ma lo slalom speciale è così, basta un niente e sei dietro o devi forzare. La tedesca forse ha controllato troppo e di fatto si è mangiata il vantaggio sul muro finale senza commettere errori cosa che invece ha fatto l’altra tedesca, Katharina Duerr, autrice di un’inforcata. Comunque la classifica finale probabilmente rispetta quelle che sono i valori in campo e le protagoniste lo saranno per tutta la stagione

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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