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Levi SL M: il duello non cambia

Passano i giorni, i mesi, gli anni e le gare… ma la situazione non cambia. Marcel Hirscher si trova meritatamente al comando della prima manche dello slalom di Levi, prima gara maschile della Coppa 2018/19. Alle sue spalle quello che dovrebbe ereditarne la supremazia: Henrik Kristoffersen naturalmente… Il norvegese cede solo 7/100. Poi una bella conferma, quella di Clement Noel: l’anno scorso ha bussato alla porta, quest’anno è entrato. Dove? Nel salotto dell’eccellenza: terzo posto a + 38/100. E per non sentirsi troppo solo, appena alle sue spalle, si ritrova il compagno di squadra Victor Muffat-Jeandet, quarto a mezzo secondo. L’elvetico Yule, settimo, ha rotto il trittico austriaco formato da Matt, quinto, Feller, sesto e Schwarz, ottavo. Decisamente indietro Stefano Gross che ha sciato ben al di sotto della sua caratura. Paga 1″67, gap irrecuperabile. Speriamo riuscirà a qualificrsi nei top 30 (22esimo dopo il nr 64). Peggio di lui ha fatto Manfred Moelgg che stava sciando benino ma poi ha inforcato dopo una ventina di porte. Peccato per Fabian Bacher che stava andando proprio bene, lanciato per una piena qualifica. Poi nel raccordo tra fine muro e piano finale ha comnesso un errore fatale. L’ennesima occasione gettata! bene invece Simon Maurberger che con 1″99 al traguardo si piazza al 27esimo posto provvisorio. Non lo ha imitato Federico Liberatore sul quale si punta molto in questa faticaso tentativo di ricrescita azzura nella specialità. All’ingresso sul muro è scivolato fuori (arrivato lungo) dopo aver segnato un gap di 42/100 al primo intermedio. L’ultimo Azzurro a scendere, Alex Vinatzer, col pettorale 71

Qui sotto la cronaca di discesa dei primi 15 partiti

01 Daneil Yule, primo a partire, senza infamia ma senza lode. Qualche sbavatura specialmente nella prima parte, quella più facile.
02 Sebastian Foss-Solevaag, norvegese, splendida prima parte, poco meno di mezzo secondo su Yule, ma poi sul ripido (se così si può chiamare), un’inclinazione eccessiva provocata da una linea ritardata. Out
03 Marcel Hirscher: il solito altro pianeta: prime 15 porte da paura. Sul piano riesce a spingere come un dannato tra una porta e l’altra. Nella parte centrale una piccola indecisione su un angolo ma forte di una forza di reazione unica al mondo , non perde la linea, forse solo briciole di centesimi. Va in testa con 93/100 su Yule.
04 Andre Myhrer: preciso, composto, ma lento. Poi un errore fatale sul muro e il cronometro impietuoso: +1″05 su Hirscher.
05 Henrik kristoffersen: grandioso anche lui in partenza. Più veloce di 6/100 su Marcel. la sua sciata moderna e composta lo fa rimanere attaccato al numero uno: soltanto 7 i centesimi da recuperare nella seconda manche sul campione austriaco. henrik c’è!
06 Ramon Zenhaeusern: bravo all’inizio, ma queste sono situazioni che gli si addicono di più, certamente meglio che sul ripido e su queste nevi salate che non ama. Un errore grave gli costa un secondo: +1″06 al traguardo.
07 Michale Matt: molto atteso come uno dei probabili anti Hirscher, si è confermato come tale, anche se per battere il capitano ci vuole di più. Il gap finale di 55/100 è maturato sui pochi angoli presenti in pista, dove si è inclinato in un paio di passaggi.
08 Stefano Gross: gara gettata via nelle ultime porte. Non ama tanto questa pista il fassano e al penultimo intermedio beccava già 97/100. Poteva però giocarsela per il podio nella seconda senza quell’errore grave. Gambe rigide, busto che spezza la figura. Sembrava bloccato da chissà che cosa. Con 1″67 da recuperare, l’impresa sembra impossibile.
09 Alexis Pinturault: Non arriva nemmeno al primo intermedio: sul dosso che lo precedeva è entrato troppo diretto ed è scivolato via
10 Clement Noel:
c’era molta attesa su questo gioiellino capace di arrivare quarto alle Olimpiadi. Allenato dall’italiano Simone Deldio non ha tradito le attese: 1/100 al primo intermedio, solo 38 sul muro e anche al traguardo. Benvenuto, in maniera definitiva, nell’elite della specialità.
11 Victor Muffat-Jeandet:
grande salto di qualità del francese tra i rapid gates. Già lo scorso anno qualche zampata gli era riuscita. Questa prima gara lo conferma: il mezzo secondo da recuperare non è drammatico e nella seconda se la può giocare. Dvorà soltanto fare più attenzione nella prima parte dove non riesce a spingere come i primi tre.
12 Luca Aerni: Niente di che, disordinato: +1″33
13: Manfred Moelgg: stava sciando bene ma poi arriva un’inforcata maledetta. peccato
14 Manuel Feller: fantastico da vedere, ama rischiare e la sua sciata è spettacolare alla vista. sesto al traguardo con +0,89 ma è l’unico ad essere riuscito nelle ultime porte a recuperare 2/100 a Hirscher.
15: Dave Riding: bravissimo nelle prime 15 porte e c’era da immaginarselo. Ha proseguito con la solita sciata elegante e quasi perfetta. 43/100 il gap a metà gara. Ha faticato poi nella seconda metà, intrappolato forse da un’eccessiva ricerca della pulizia. 1″05 da recuperare a Hirscher.

 

CLASSIFICA FINALE 1 MANCHE – SLALOM LEVI MASCHILE

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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