Tina Maze torna al successo nello slalom di levi. Un’altra atleta rispetto a quella impacciata vista a Soelden. Ma non era possibile che la campionessa olimpica fosse quella vista all’opening. Valerio Ghirardi, suo coach, l’ha messa sugli sci in maniera impaccabile tra i rapid gates, proprio lui che ha un’indole più da discesista. Ma questa è Tina, una campionessa assoluta. Ha avuto la meglio sulla svedese Frida Hansdotter, al suo decimo secondo posto in carriera, anche se una vittoria l’ha conquistata nel suo palmarès. Sul terzo gradino del podio c’è l’austriaca Kathrin Zettel che ha compiuto un capolavoro tecnico sul ripido dove è riuscita a prendere un ritmo splendido. Un grillo, in quanto a dinamicità, un giaguaro in quanto a rapidità. Una manche favolosa che ha mortificato le velleità della svedese Maria Pietilae-Holmner, brava a precedere la norvegese Loseth. E Mikaela Shiffrin che fine ha fatto?
Delusione assoluta: undicesima! Chissà se la fase di preparazione distratta da gigante e tenttivo di dedicarsi al superG, l’abbia penalizzata nello slalom, anche se lei ha ribadito che ha fatto lo stesso numero di pali in slalom (ma con che gambe?). In effetti è sembrata un poco legnosa, almeno, non reattiva e pulita come la ricordiamo. Dopo una pessima performance nella prima manche ci si attendeva una seconda prova all’arrembaggio, che però non c’è stata.
Brava Manuela Moelgg, la Manu dei bei tempi, anche se la sua sciata pulita e precisa fa intendere che può dare ancora di più. Leggerissima nella parte finale della seconda manche, dove ha accarezzato la neve e questo atteggiamento le ha consentito di recuperare ancora qualche posizione, dopo aver scalato nella prima frazione affrontata col pettorale 52, 25 posizioni. Con pista liscia, partendo col 4 di pettorale, ha dato il meglio e senza commettere errori, ha concluso in dodicesima posizione. Chiara Costazza è stata più pasticciona, aggressiva ma forse troppo. Questa atteggiamento l’ha penalizzata: non c’era la curva rotonda ma spesso strappata e in diversi passaggi ha lasciato centesimi preziosi. Nell’ultima parte della seconda manche ha invece trovato il ritmo corretto ed ha rosicchiato un po’ del ritardo accumulato sul muretto centrale. Chiara è la nostra migliore interprete tra i rapid gates e può fare decisamente meglio della ventesima posizione. Conoscendo il temperamento del tecnico Livio Magoni, non mancherà di farglielo notare. Sarah Pardeller si è guadagnata i suoi primi punti di Coppa con una discreta gara. Anzi, forse nemmeno lei si aspettava di concludere in quindicesima posizione. Un risultato davvero confortante, perché significa che il lavoro di Livio sta dando davvero ottimi frutti. Il percorso per raggiungere l’eccellenza è ancora lungo, ma almeno quella presa sembra proprio la via giusta. Peccato, nella manche conclusiva, per quelle grattate di troppo sul muro, perché poi, nella seconda manche ha sciato davvero bene, recuperando su Manuela che comandava fino a quel momento.
Results
Rank
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Bib
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Name
|
Run 1
|
Run 2
|
Tot. Time
|
---|---|---|---|---|---|
1 | 13 |
|
58.12 | 57.03 | 1:55.15 |
2 | 1 |
|
58.51 | 56.98 | 1:55.49 |
3 | 6 |
|
58.97 | 56.70 | 1:55.67 |
4 | 2 |
|
58.81 | 56.93 | 1:55.74 |
5 | 8 |
|
59.41 | 56.91 | 1:56.32 |
6 | 5 |
|
58.87 | 57.64 | 1:56.51 |
7 | 9 |
|
59.22 | 57.45 | 1:56.67 |
8 | 30 |
|
59.64 | 57.04 | 1:56.68 |
9 | 12 |
|
59.45 | 57.52 | 1:56.97 |
10 | 22 |
|
59.75 | 57.41 | 1:57.16 |
11 | 4 |
|
59.83 | 57.39 | 1:57.22 |
12 | 52 |
|
1:00.27 | 57.18 | 1:57.45 |
13 | 14 |
|
59.94 | 57.53 | 1:57.47 |
14 | 7 |
|
59.92 | 57.59 |
TagsCoppaDelMondoSci
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