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Le Azzurre in coro: “A Flachau vogliamo di più”

Irene Curtoni, Lara Della Mea e Martina Peterlini non vedono l’ora di partecipare allo slalom di Flachau (14 gennaio): “Perché vogliamo di più” sembrano voler dire al termine dello slalom di Zagabria.
In effetti è stata una gara complessivamente molto positiva per i nostri colori lo slalom di questa sera. Già non si registrava dal 2008 la presenza in partenza di sette nostre ragazze. Poi è stata molto positiva la qualifica di tre di loro nella seconda manche.

Irene Curtoni si è rivelata ancora una volta la capitana del gruppo e non per l’età ma per la sua prestazione. Un tredicesimo posto che ben si mischa col decimo di Killington e il 14esimo di Lienz. Segno di una valida continuità che dà morale a se stessa e a tutta la giovane squadra.Irene Curtoni: “Oggi non ero tanto in forma, però sono riuscita a mantenere una certa costanza di risultati con ampio margine di miglioramento. Sicuramente non sono questi i risultati a cui ambisco, però mantenendo la continuità so di poter puntare più in alto. Ora arriva la gara di Flachau, dove lo scorso anno mi ero arenata. Quest’anno punto ad un risultato nelle prime cinque“.

Segnali confortanti anche dalla tarvisiana Lara Della Mea, che non aveva iniziato la stagione nel migliore dei modi. Poi le due qualifiche a Lienz e qui a Zagabria, entrambe le gare concluse al 24esimo posto. Il pettorale non è ancora dei migliori, ma pian piano Lara si sta avvicinando a numeri più bassi. Siamo certi che un buon morale la porterà a sciare con lo stesso impeto della scorsa stagione. E allora, crescendo tecnicamente, entro breve non si accontenterà più di qualificarsi o ottenere piazzamenti di rincalzo.

@Pentaphoto

Lara Della Mea: “Un’altra gara positiva, adesso voglio provare a dare di più nella seconda manche, dove non riesco a mantenere bene il ritmo e ad osare di più. Sarà un mese intenso perché faremo anche delle gare di Coppa Europa e il programma sarà molto fitto“.

Quest’aria di ottimismo farà senz’altro bene anche alle altre giovanissime Azzurre, che non sono riuscite a qualificarsi. Anita Gulli, Marta ROssetti, Roberta Midali e Vivien Insam hanno sciato abbastanza bene fino a metà della prima manche. Poi sono un po’ crollate perché questo slalom sfianca se non lo affronti fin da subito con una posizione sugli sci ideale. Quella che non ti obbliga a un esercizio di forza per poter mantenere la linea.

Le fanciulle di Matteo Guadagni stanno però crescendo bene ed hanno bisogno di tempo per farsi le ossa e costruirsi un’esperienza tale da poter combattere con le top player della specialità.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).