Anche questa mattina la situazione è incerta. Le nuvole vanno e vengono e la parte più compromessa è quella in alto. Incrociamo le dita, perché ieri è stata davvero dura per tutti, anche se il pubblico non può immaginare cosa significhi per gli addetti ai lavori affrontare queste situazioni. Pensate, oltre agli atleti e ai tecnici, ai fotografi, ai cameraman, ai volontari e gli addetti alla pista, in piedi dalle 4.30 per togliere la neve accumulatasi durante la notte. Anche il dietro le quinte della non gara a volte ha storie interessanti da raccontare, ecco quella di Alessandro Trovati, il nostro fotografo di Pentaphoto, tornato alla base (in sala stampa) alle 14.30, dopo 5 ore passate in pista, zona salto Mauer (quello dove Paris ha sbagliato in superG). «Cosa ho fatto? Mangiato i panini che ci portavano gli addetti, bevuto the e chiacchierato con il gruppo di italiani che stazionava in quel punto: Alberto Ghidoni, Walter Ronconi (allenatore dei canadesi), Franz Gamper (dei norvegesi)… Abbiamo parlato di famiglia, di vacanze, di tempi andati… no, non di sci o di tecnica. Nessuno credeva veramente che la gara sarebbe partita, il timore di Ghidoni era che dessero il via per poi interrompere tutto. Sono stato lì dalle 9.30, dopo aver fatto immagini della ricognizione ho trovato il punto giusto per scattare una bella foto del salto con dietro le montagne. Quando sei in posizione non puoi più muoverti, la Fis ha regole precise e molto rigide». Un po’ meglio è andata a Marco, fratello di Ale, addetto alla zona del traguardo: «Sono stato sopra la tribuna dalle 11.30, quindi “solo” tre ore, avevo avuto un pass speciale per quella zona, volevo fare foto dell’arrivo dall’alto, alla fine ho scattato immagini sul pubblico, che altro potevo fare?» Almeno lui è stato sempre al sole, ad Ale dalle 12 in poi è toccato il banco di nebbia!
L’attesa snervante degli addetti ai lavori
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Marco Di Marco
Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).
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