Aksel Lund Svindal ha deciso di tornare quello del 2007 e del 2009, quando dominava la scena della velocità. Così è stato ieri nella discesa libera, così oggi nel superG vinto con una supremazia totale, portando a 18 il numero di vittorie conseguite in Coppa. Ha avuto la meglio sul francese Adrien Theaux per ben 85 centesimi e sull’austriaco Joachim Puchner, terzo a ’90/100. Per un solo centesimo l’americano Ted Ligety, davvero in palla quest’anno evidentemente non solo nel "suo" gigante, non è salito sul podio. E accidentei, se Werner Heel non avesse voluto disegnare linee improbabili all’ingresso sul muro il quinto posto si sarebbe trasformato in qualcosa di meglio. Non la vittoria ma… Bello però ritrovarlo deciso, aggressivo e presente nella velocità. Davvero un altro atleta. Se l’è cavata niente male anche Matteo Marsaglia. Nella seconda parte di gara l’atleta di San Sicario non è riuscito a tenere le linee più convenienti, commettendo troppi errori, così si è dovuto accontentare della nona piazza, comunque da applaudire. Ancora lontano dai giorni migliori Christof Hinnerofer, ancora impacciato nelle curve più complicate. Un ritardo di 1 e 84 e ampio margine di miglioramento, sempre che i suoi guai fisici si tengano alla larga. Su questa stessa linea Peter Fill, che non ha commesso errori gravi, ma non è riuscito a interpretare le linee nel modo giusto. Si è portato comunque a casa un piazzamrnto nei 15 da non buttare, anche perché il terreno non ha retto gran chè, segnandosi notevolmente dopo le prime dieci discese. Discorso valido a metà, dal momento in cui Svindal, sceso col 17, ha annichilito tutti.
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