Klaebo e Sundling battezzano la prima di Livigno con l’ennesimo successo.
La prima gara di Coppa del mondo di fondo nella storia di Livigno è stata degnamente battezzata dalla vittoria del fenomeno indiscusso Johannes Klaebo. Certo, sarebbe stato meglio avere in finale Chicco Pellegrino, ma il campione Azzurro si è purtroppo ritrovato in semifinale sia l’asso norvegese che il francese Richard Jouve, oggi in particolare stato di forma, e col terzo tempo la sua gara si è fermata lì. Amche perché la seconda batteria è stata più veloce.
Ma non è mancato lo spettacolo nel Piccolo Tibet che ha offerto immagini di grande suggestione e impeccabile organizzazione.
Klaebo se l’è comunque dovuta sudare, perché Jouve non gli ha lasciato tregua fino agli ultimi cinque metri quando ha dovuto cedere allo strapotere del norvegese che è riuscito a mettere la punta degli sci davanti ai suoi con 35 centseimi di vantaggio.
Terzo gradino del podio per lo svizzero Janik Riebli staccato di +1″44 bruciando negli ultimi metri l’altro norvegese Paul Goldberg.
Ai quarti di finali si erano fermati gli altri Azzurri, Simone Mocellini (più forte nel classico), Giovanni Ticco, Michael Hellweger e Davide Graz
Nessuna sorpresa anche in campo femminile con un podio tutto svedese: Joanna Sundling, nettamente davanti a Maja Dahlqvist e a Emma Ribom. Anche in questo caso la gara degli Azzurri si è fermata ai quarti con il quarto posto di Caterina Ganz e Cristina Pittin nelle rispettive batterie, e il quinto di Federica Sanfilippo, Nicole Monsorno. Klaebo e Sundling battezzano la
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