Se va così e se non miglioro è meglio che cerchi un altro lavoro, questo è Christof Innerhofer, amaro al termine del superG di Bormio.
Depresso, incazzato e molto deluso di se stesso il veterano di Gais. Che poi ha proseguito: “Già alla terza porta avevo capito che sarebbe andata male. Non sono mai riuscito a trovare il feeling giusto.
Ho fatto fatica in tutto, a stare in piedi, a prendere le porte, i collegamenti… tutto! Zero sensazioni e questo è bruttissimo.
Non so se è colpa mia totalmente o se c’era qualcosa di sbagliato nel set-up. Rimane un fatto: mai ricevuto sensazioni così brutte in 15 anni di carriera. Quando finisci così lontano non si può nemmeno chiamare sciare.
Significa litigare per arrivare giù, cercare di mollare per combinare qualcosa di buono. Il fatto è che non sono riuscito a tirare nemmeno una curva sul muro.
Come penso di risolvere la cosa? “Ah boh…”
Umore pessimo anche per Dominik Paris: “La pista è bella, gli addetti alla pista hanno fatto un gran lavoro dopo la nevicata dell’altro giorno. La mia prestazione non è stata un granché, non riesco ancora a trovare grande fluidità.
Spero che con l’arrivo del 2021 le cose migliorino per tutti, sotto ogni punto di vista. Cerco di lavorare ogni giorno al meglio per ritrovare la sicurezza nei miei mezzi, che non sta ancora arrivando.
Adesso mi concentro sulla discesa di mercoledì, con l’obiettivo di fare un po’ meglio. Cerco di lavorare ogni giorno al meglio per trovare la sensazione migliore, ma non arriva ancora“.
Christof ha chiuso la gara in 31esima posizione con un ritardo di 2″57 da Cochran-Siegle Innerhofer amaro se va Innerhofer amaro se va