In pista a Lake Louise con Peter Gerdol.
Come ben si sa, anche oggi niente prova per la discesa femminile di domani prevista a Lake Louise. Il problema questa volta non è la visibilità o una nevicata in atto, bensì il caldo. Le temperature si sono alzate e la pista ne ha risentito molto.
Certo è che di gente che lavora sul tracciato ce n’è davvero poca. Ad ogni modo Ninna, inviata sul campo di Infront, ha incontrato il responsabile (italiano) della Coppa del mondo femminile e fatto una ricognizione nella parte bassa della pista.
Quella alta risultava irraggiungibile poiché i mezzi meccanici si trovavano in pista per togliere la neve ed era inibita al personale. Che qui non è proprio l’esercito che siamo abituati vedere in Italia. Però, almeno in questa fase, non serviva avere tante persone.
Nella zona del Fishnet, la parte più tecnica, sono entrati in azione gli idranti, poiché in prova il terreno era davvero molto molle.
In alto, sull’unico muro del percorso, partenza a parte, un gatto col verricello stava operando per aprire la neve e farla respirare, in modo che poi possa indurirsi.
La parte inferiore è messa meglio. Abbastanza battuta anche perché ha piovuto e ora la pista si sta compattando con l’abbassamento della temperatura.
A differenza dell’unica prova effettuata la pista non avrà, nella parte alta, quelle gobbe che aveva complicato non poco l’azione delle atlete.
Nell’attesa le atlete hanno diversificato l’allenamento, chi in pista libera chi, come le nostre, in gigante, giusto per sgranchirsi un po’! Nell’aIn pista con Gerdol