Nemmeno l’Intelligenza artificiale riuscirebbe a replicare la Sofia Goggia scesa poco fa sulla Birds of Prey di Beaver Creek nella terza prova della discesa in programma domani. Ormai abbiamo terminato gli aggettivi ma la risposta data dal cronometro ha dell’incredibile.
Su un tracciato privato dei primi 30 secondi di gara per cattivo tempo, la velocista bergamasca ha rifilato +1″10 a Lauren Macuga, +1″27 a Breezy Johnson, +1″29 a Lara Gut-Behrami, +1”35 a Kajsa Lie, +1”37 a Stephanie Venier e +1”54 a Jacqueline Wiles!
Pur attenuando gli entusiasmi trattandosi di un allenamento, aspettarsi una Sofia già così performante era impensabile. Superato il primo settore dove ha segnato il quinto tempo, ha premuto sull’acceleratore senza mai sollevare il piede.
Lara Gut-Behrami ha incassato prima un ritardo di +0,55, poi +0,26 e un +0,37 nell’ultimo tratto. Prendiamo come riferimento Lara, anche se è dietro a Macuga, perché nella prova di ieri aveva fatto la differenza e indubbiamente ha qualche quotazione in più nei pronostici.
Federica Brignone con un gap di +1″66 è nona, mentre Elena Curtoni rimane sugli standard dei giorni precedenti, con +2″06 di ritardo. Poco più lente Marta Bassino e Lolli Pirovano, mentre sale la confidenza col tracciato per Sara Thaler che è 26esima, pur considerando che mancava il primo tratto e che l’ingresso sul muro si affrontava con una velocità differente.
Le condizioni meteo hanno sconsigliato a qualche atleta di presentarsi al cancelletto, come Ledecka, Weidle, Wiright e Tippler.
Da verificare, come sempre, eventuali salti di porta che a volte non vengono nemmeno segnalati.
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