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Il Re di Cortina2021 è Vincent Kriechmayr, Paris la butta via!

Il verdetto della discesa libera Mondiale è questo, il Re di Cortina2021 è Vincent Kriechmayr e Dominik Paris la butta via! L’austriaco conquista così la seconda medaglia d’oro diventando l’uomo simbolo dell’edizione iridata senza ma e senza se. Ha sciato in maniera perfetta dove contava di più. Un capolavoro tecnico che è giusto venga premiato con l’oro, che bissa quello conquistato in superG. E siccome la fortuna è molto spesso amica dei più forti, ecco che il tedesco Andreas Sander deve accontentarsi della medaglia d’argento con un solo centesimo di ritardo da Vincent.

Il suo urlo lo hanno sentito anche a casa sua! Certo è che questa Germania che ha già tre medaglie d’argento in saccoccia non se lo aspettava nessuno. Un podio mondiale d’onore dove non poteva mancare Berat Feuz, che mette al collo una medaglia di bronzo che gli ricorderà per sempre che quel giorno a Cortina ha subito una sonora sconfitta. E se questo è il sentiment dell’asso elvetico, figuriamoci quanto vale il quarto posto di Dominik Paris.

Per Domme si tratta di una medaglia buttata letteralmente via. Lui giustifica ciò che è accaduto così: “Quando cerchi il limite può arrivare l’errore e qui non era ammesso. Non si può tornare in dietro, ho sbagliato nel momento sbagliato, la gara secca è così! Fa bene che si va ancora veloce, ma in queste gare devi fare tutto bene da cima a fono e non sono riuscito a farlo. Ho sbagliato sui tornanti, ma anche sul ripido non sono riuscito a fare quello che volevo“.

Il gigante Azzurro ha proprio sbagliato nelle curve che precedono il salto-non salto. Per stare dentro ha dovuto frenare rallentando di molto la sua velocità. Poiché su questa pista quando perdi la linea di un metro non hai più spazio per ritrovarla, non c’è stato più nulla da fare. Il vero rammarico c’è, poiché da quel punto al traguardo ha recuperato a Kriechmayr più di mezzo secondo. Questo spiega perché la medaglia è stata proprio buttata via. Ma le gare sono così, specialmente quelle di un Mondiale.

Buona la gara di Christian Innerhofer che è sesto a 9 decimi dall’oro. Arrivato nel punto dove due anni fa si ruppe il legamento, si è irrigidito perdendo la linea ideale, sporcata anche nel punto dove aveva sbagliato Domme, e non c’è stato più nulla da fare. La posizione è ottima (+0.90), ma al Mondiale vale davvero poco.
Niente da fare anche per Matteo Marsaglia Le ha provate tutte, ma non è riuscito a superare i gradini che  col pettorale 24 – lo hanno infastidito non poco. Ha sbagliato anche lui nel punto “Domme”. Il ritardo di 2″39 è uno dei più alti. Florian Schieder ci lascia in apprensione per il suo ginocchio sinistro. È volato via cadendo non rovinosamente, ma pre proprio che il ginocchio si sia girato in manier anomala. Si è rialzato ma non c’è da rimanere troppo ottimisti.

Marco Odermatt lancia un urlo tra il “peccato” e il “che figata!” perché il suo tempo è il quarto U(+0,65), lo stesso di Domme. Il detentore del titolo, Kjetil Jansrud non è riuscito a incidere (+1″02) anche se la pista ben si adattava alle sue caratteristiche tecniche, alle quali però, ormai, non riesce più stare dietro. Il migliore dei francesi si è rivelato Nils Allegre, settimo a +0,97.

Dando uno sguardo al medagliere la situazione è questa:

  1. Svizzera 2-1-2
  2. Austria 2-0-0
  3. Germania 0-3-0
  4. Francia e USA 0-0-1

LA CLASSIFICA
http://live.fis-ski.com/lv-al0074.htm#/ranking

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).