Il cerbiattino Azzurro è tornato, Marta Bassino è sul podio. È sul terzo gradino perché Sara Hector ha trovato la giornata perfetta per portare a casa la vittoria, sette anni dopo l’ultima (28 dicembre 2014 – Kuenthai in Tirol, gigante). Ieri aveva solo scherzato classificandosi alle spalle dell’americana Mikaela Shiffrin. Oggi la Regina le guarda le spalle dalla piazza d’onore a 35 centesimi dalla svedese.
Bellissima la prova di Marta, che nella parte più complicata ha estratto dal cilindro tutta la sua arte e sensibilità. Sulla neve i segni erano terribili, ma lei ha saputo accarezzarli senza creare attriti. È di soli due decimi la differenza di manche con le due di testa, ma questa gara scaccia quei dubbi che iniziavano a girarle attorno. Fuori a Sölden, fuori ieri. Ma un’atleta del suo spessore non può dimenticarsi di come si fa per sciare bene.
Non è possibile che l’abbia scordato anche Federica Brignone. Nella seconda la prima parte se l’è mangiata. Poi un appoggio sordo l’ha costretta a prendere a lunga in ritardo e nel tentativo di recuperare la traiettoria più conveniente, si è sentita costretta a tagliare, scivolando via, come capitato ieri a Bassino.
La vittoria di Sara Hector sancisce anche il ritorno ufficiale della svedese tra le assolute protagoniste della specialità. Avrebbe dovuto già accadere ma nel 2015 nel gigante di Are subì le lesione ai legamenti e la rottura di un pezzo di cartilagine del ginocchio destro. Una brutta gatta da pelare perché la cartilagine ha bisogno di parecchi mesi per riformarsi. Rientrerà in Coppa a gennaio 2017 m ritroverà il podio soltanto ieri. In totale, dopo l vittoria odierna ne conta cinque: due primi posti e tre secondi.
Progressi confermati per la polacca Maryna Gasienica-Daniel ormai costante tra le protagoniste delle top ten. In questo rodeo è riuscita ad attaccare a suo modo, soprattutto nelle porte più difficili e rovinate. È riuscita a stare davanti a una Ramona Siebenhofer scatenata nella prima metà. Quel quasi mezzo secondo che aveva di vantaggio l’ha poi sciupato nell’ultimo tratto dove si è un po’ addormentata. La polacca ha chiuso al sesto posto come ieri. Davanti a lei Petra Vlhova, quinta a +1″24. La slovacca non ha sciato come sa. Quarta la francese Tessa Worley che non è riuscita a regalare il sorriso al suo pubblico. Con un tracciato più rovinato la sua sciata si è rivelata meno efficace rispetto a quanto aveva fatto vedere nella prima.
Bello vedere Ragnhild Mowinchel crescere anche in gigante. È riuscita a mettere i suoi sci davanti a quelli della coppia austriaca Brunner e Truppe che avevano prodotto una seconda manche di spessore. In realtà Brunner avrebbe potuto piazzarsi meglio se non avesse buttato via questa chance sul finale.
Un’altra bella gara dell’americana Paula Moltzan, brava, come ieri, a recuperare un bel po’ di posizioni. Degna di nota anche la risalita della norvegese Mina Fuerst Holtmann che ha acciuffato la qualifica con l’ultimo tempo a disposizione, regalandosi una seconda performance di spessore. Suo il miglior tempo di manche. Oggi è riuscita a rimanere dentro l’austriaca Ricarda Haaser. Tutte e tre queste atlete molto presto le vedremo nel gruppo dal 7 al 15: sciano davvero bene! Poi è anche vero che partire tra le prime nella seconda manche ha significato togliere almeno un. secondo al proprio tempo. Questa pista stata preparata davvero male!
Nella prima manche erano uscite Sofia Goggia, Elena Curtoni e Karoline Pichler. Non qualificate Melesi, Ghisalberti e Insam.