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Henrik Kristoffersen: “Riflettendo sulla stagione…”

Intervista a Henrik Kristoffersen, uno dei grandi protagonisti dell’ultima Coppa che Riflettendo sulla stagione., dice… Prima però è bene ricordare cos’ha fatto finora questo fenomeno assoluto. Henrik Kristoffersen è il vincitore della coppa del mondo di slalom e gigante 2019/20. Tra i rapid gates l”aveva già conquistata nel 2016, due anni dopo la sua esplosione.

Che senza dubbio fu lo slalom di Schladming del 28 gennaio 2014, quando vinse la gara dinnanzi a 50 mila spettatori. Ne vincerà altre 17 in slalom e 4 in gigante. Per completare il quadretto possiamo dire che in Coppa ha ottenuto anche 23 secondi e 18 terzi posti.

Alle Olimpiadi vinse l’argento nel gigante di Pyeongchang 2018 e il bronzo nello slalom di Soči 2014. Ai Mondiali l’oro nel gigante di Åre 2019. E per concludere, ai Mondiali Juniores, ha la bellezza di 6 ori e 2 argenti.

Ed ecco cosa ha detto l’uomo di Lørenskog, nel sud della Norvegia, dopo aver avuto il tempo di riflettere su una stagione davvero particolare.

Ti stai già allenando intensamente per la prossima stagione?
Sono solo nella fase iniziale della parte fisica. Avrei sciato altre due settimane. Finita la Coppa sarei andato in Norvegia e poi un po’ di vacanza. Invece ho passato diversi giorni a Salisburgo per dare inizio all’allenamento, come sempre, passo dopo passo. Lentamente però. Il 100% del mio allenamento fisico scatterà intorno al 27 aprile. Probabilmente ho iniziato con la preparazione prima di quanto avrei fatto normalmente ma, invece di sedermi su una sedia, ci hi dato dentro.

È stato frustrante finire la Coppa così presto?
È stato frustrante, ma ho avuto così tante cose frustranti accadere negli ultimi quattro o cinque anni sia dentro che fuori dallo sport, e ho imparato a gestire cose che non posso cambiare.

Prima della chiusura anticipata, pensavi fosse ancora possibile vincere la Coppa generale? 
Qualche chance me le ero date. Mancavano ancora diverse gare, ma se ci pensiamo, esistono cose ben più importanti delle cinque gare rimaste. Comunque avevo 160 punti di ritardo e ritenevo di potercela ancora fare fino a quando la matematico me lo avrebbe impedito.

Però, dai, hai vinto due coppe di specialità e sei assieme ai vertici della Coppa grande…
Questo è una risultato enorme. Essere lassù assieme a quei grandi nomi… Però, devo dire la verità, ho già vinto la Coppa di slalom nel 2016 e quella di quest’anno non mi sembra così meritata come quella di 4 anni fa.

Già, il 2016, una stagione indimenticabile! Rispetto a questa?
Il cambiamento più grande è che ora ci sono molti più specialisti nelle discipline tecniche. E poi nel 2016 tutto andava così bene… Insomma, 6 vittorie in slalom! In questa Coppa non ho sciato tecnicamente bene.Di fatto ho dovuto fare un passo indietro per avanzare di due. Quindi ci è voluto del tempo. C’è anche da dire che rispetto al 2016 ci sono più atleti forti da battere

Hai appena 25 anni. È giusto dire che non hai ancora raggiunto il picco?
Lo spero. Sai, lo sci alpino è uno sport in cui è difficile raggiungere l’apice. C’è il picco fisico ma, quello sì, ma deve combaciare alla perfezione con quello tecnico e con l’esperienza. Non è così semplice.

Questa è stata la tua prima stagione senza Marcel. Ti è mancato?
Sì e no! Mi manca come amico nel giro della Coppa del Mondo. Mi manca la sua assoluta autorità! Non c’è più nessuno così. Poi, certamente non mi manca per niente essere secondo dietro di lui. Quindi ne sono abbastanza contento! Ma vorrei anche avere più possibilità di batterlo.

Quanto sei motivato a vincere il titolo generale dopo essere arrivato secondo o terzo nelle ultime cinque stagioni?
Cerco di non pensarci troppo, ma ovviamente sono stato secondo, terzo, secondo, terzo e terzo ora, quindi sarò sicuramente uno dei pretendenti. Ho fatto degli errori l’anno scorso ma se inizio da un livello più alto e imparo da quest’anno, posso fare le cose ancora meglio. E con me ci sarà anche Alexis Pinturault. Senza dimenticare Dominik Paris. Lui sarà sicuramente presente.

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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).