Hans Grugger è stato operato alla testa da una equipe medica della clinica Universitaria di Innsbruck questo pomeriggio, ma solo domani si saprà qualcosa di preciso riguardo alle sue condizioni. Il tutto è accaduto durante le prove della Streif resa ghiacciatissima da un risicato strato di neve-ghiaccio. Il 29 enne di Salisburgo, si era accorto di aver preso una traiettoria troppo spostata a sinistra appena uscito dal kopping della Mausfalle e il tentativo di correggerla è stata una cattiva intuizione. L’impatto della testa sul ghiaccio è stato tremendo, anche se il casco è rimasto allacciato. Sono intervenuti immediatamente i soccorsi e dopo una ventina di minuti è stato trasportato all’ospedale di Innsbruck. Le prove sono poi riprese e per pura cronaca è stato l’elvetico Didier Cuche a far segnare il miglior tempo, precedendo di 3 decimi il nostro Christof Innerhofer. Domani si disputerà il superG, poi sabato la discesa e domenica lo slalom. Quest’ultime due prove daranno origine alla combinata.
Il volo pazzesco di Hans ha fatto irrimediabilmente venire alla mente quello dello svizzero Daniel Albrecht di due anni fa. L’atleta elvetico, caduto sull’ultimo salto dello schuss finale, battè la testa, rimanendo in coma farmacologico per tre settimane per poi pian piano riprendersi fino a tornare a gareggiare in Coppa del Mondo. Ma il bollettino delle cadute sulla Streif, con conseguenze medio-gravi, è purtroppo ricco di episodi. Per rimanere in Casa austriaca Armin Assinger, Thomas Graggaber, Patrick Ortlieb, Andreas Buder, mentre è ancora fresco scolpito nella mente il decollo di Pietro Vitalini che compì un’escursione infinita in mezzo alla neve fresca, ribaltandosi 1, 10, 100 volte fino a fermarsi inerme per pochi secondi e poi il braccio che si alza per rassicurare che stava bene.
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