GS Val d’Isère: Odermatt sorride ma Della Vite e Maurberger sono pazzi di gioia!
Non c’è podio, non c’è top ten, non c’è De Aliprandini, ma Filippo Della Vite e Simon Maurberger ci e si regalano un sorriso. In una vera e propria battaglia che come sempre caratterizza la face de Bellevarde della Val d’Isère i due Azzurri disegnano un’ottima seconda manche e guadagnano fior di posizioni: 17 Simon, 7 Pippo. La vittoria è andata, manco a dirlo a Marco Odermatt che aveva già prenotato l’ennesimo successo nella prima. E nella seconda ha fatto chiaramente capire a tutti che nessuno è in grado di sciare come lui.
Anche se dopo aver visto la seconda di Zan Kranjec si sarà certamente spaventato. Quando lo sloveno scia in quel modo non è secondo a nessuno (Odermatt a parte). Peccato che non abbia la stessa costanza dell’elvetico. Sperare di vincere era troppo perché il vantaggio dei primi due era incolmabile, ma dall’undicesimo posto è risalito in terza! Così, ha sbattuto fuori dai premi i due norvegesi Atle Lie McGrath ed Henrik Kristoffersen, rispettivamente quarto e quinto, col tedesco Schmid, terzo a metà gara, sesto. In piazza d’onore Manuel Feller che ha sciato senza rischiare l’osso del collo, ma anche quando va a bassi giri questo fenomeno riesce a fare il tempo. Prende 1″40 da Odermatt che segna comunque il miglior tempo di manche.
Ma torniamo in casa Italia perché SuperPippo Della Vite, 12esimo, ha sciato davvero alla grande sia nella prima manche quando era riuscito a passare il taglio col 19esimo tempo pur parendo col 49, che in quella conclusiva. È piaciuta la risposta fisico-atletica-tecnica nei passaggi più difficili, dove riesci a salvarti quando hai parecchi anni di esperienza sulle spalle. Ma il bergamasco, sponsorizzato non a caso dal MontePora, ha appena 21 anni e la sua migliore performance in Coppa del Mondo è il segno evidente di una crescita predestinata.
Bravissimo anche Simon Maurberger che lascia sulla Face de Bellevarde il miglior tempo di manche e ben 17 posizioni recuperato. D’accordo, ha sfruttato al massimo il pettorale uno nella seconda manche, ma poi bisogna anche sciare bene, cosa che non hanno fatto chi l’ha subito seguito nelle partenze. Il risultato è stato eccezionale: terzo miglior tempo di manche, solo 1 decimo superiore alla prestazione incredibile di Kranjec e 28/100 su Odermatt!
È tanto? È comunque poco? Diciamo che è un segno di risveglio importante proprio perché ottenuto su una pista ove non riesci a fare risultato se non sai sciare bene.
Non è riuscito, invece, a sciare con la giusta tecnica Giovanni Borsotti che piace sempre per l’atteggiamento ma la sua sciata è sempre molto a rischio. Come quella di Luca De Aliprandini, uscito nella prima man che. Il Carabiniere di bardonecchia ha chiuso 24esmo.
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