C’erano pochi dubbi che Marco Odermatt potesse riprendersi dopo le due uscite ma lo sci sa essere malefico a volte e quando le cose non girano come dovrebbero, la mente può andare un po’ in confusione. Invece sulla difficile Face de Bellevarde, il fenomeno elvetico è tornato a fare la differenza, vincendo la prima manche e a dare il colpo finale nella seconda. Ma che fatica: solo 8 i centesimi a favore del fenomeno su Patrick e 12 su Stefan.
D’altra parte non è stata una passeggiata. La gara si è spaccata in due dopo la discesa degli atleti scesi nei primi 15 minuti. Sole, visibilità perfetta. Poi è arrivata la nebbia e anche la neve, condizioni che hanno completamente stravolto i valori della prima manche.
Per questo motivo sono rimasti in testa per quasi tutta la gara l’austriaco Patrick Feurstein (cugino di Lukas, terzo nel superg di Beaver Creek), 24esimo dopo la prima e l’elvetico (slalomista) Luca Aerni ultimo a qualificarsi. Dietro a loro si è attaccato Luca de Aliprandini che non ha goduto del bel tempo e che attaccando come un pazzo è riuscito a non perdere troppo nella parte conclusiva. Quindicesimo a metà gara, risale di bene 9 posizioni finisce sesto!
Davanti a lui Henrik Kristoffersen nuovo pettorale rosso, quinto dopo aver chiuso la prima manche alle spalle di Odermatt, ma nella seconda non va oltre il 22esimo tempo. Peggio di lui fa Loic Meillard che passa dal terzo posto virtuale al nono, dietro a Joan Verdu, sesto e a Zan Kranjec, settimo.
Giornata da dimenticare per Lucas Pinheiro Braathen che nella prima sbaglia tutto e finisce 21esimo, nella seconda pretende forse troppo e finisce per sdraiarsi sulla neve per un a inclinazione eccessiva. Il pettorale rosso passa sulle spalle di Kristoffersen.
Nel resto di casa Italia si poteva fare sicuramente di più, sfruttando la partenza della seconda manche con pista liscia e soprattutto col sole, poi nascosto dalla nebbia. Nè Giovanni Borsotti né Hannes Zingerle possono essere felici per la classifica ma non della loro sciata.
Diversi errori con la curva troppo lunga per arrivare sulla porta col giusto anticipo. L’appunto aumenta di intensità perché entrambi sanno sciare decisamente meglio di quanto dimostrato per cui il margine di miglioramento è molto ampio. Per la cronaca, Hannes, passa dalla 26esima alla 24esima piazza. Borsotti, invece recuperaben 14 posizioni finendo in top 15, 13esimo.
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