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GS Tremblant, il ruggito della tigre, Federica Brignone torna alla vittoria

Federica Brignone torna alla vittoria! La vittoria numero 22, 58esimo podio in carriera. Quella che aveva sfiorato a Sölden finendo seconda alle spalle di Lara Gut-Behrami. L’Azzurra aveva chiuso la prima manche davanti al solito gruppetto di talenti, ma rispetto alla prima gara austriaca il distacco era minimo.

E allora, ecco la furia della tigre Azzurra che viene fuori: terzo tempo di manche di pochissimo inferiore a quello di Petra Vlhova e Mikaela Shiffrin, che finiscono, nell’ordine, alle sue spalle.

Non ha sbagliato nulla Fede, nemmeno nei passaggi più ostici, sapendo leggere benissimo la neve e ad adeguare la sciata alle diverse situazioni di un tracciato che sembrava non finire mai!

91esima vittoria rimandata per Mikaela Shiffrin che, pur sciando sempre bene, specie nella parte conclusiva, è stata superata da Petra Vlhova che nel tratto tecnico è stata l’emblema della perfezione. Ma Lara Gut-Behrami questa volta non è stata migliore delle due rivali, forse perché la differenza riesce a farla quando il tracciato è un poco più veloce. L’elvetica non è riuscita a fare meglio nemmeno di Sara Hector anche se dalla svedese ci si attendeva una seconda più audace.

Al sesto posto Bassino, la Marta  che ci piace: settima dopo la prima, è riuscita a superare Valerie Grenier sciando piuttosto bene, anche se l’impressione è che abbia ancora un po’ di margine. Magari non è stata impeccabile in tutto il percorso, ma decisa ad attaccare fino alla fine. E proprio nel tratto conclusivo l’Azzurra ha compiuto un capolavoro tecnico togliendo la sedia della leader a Sofia Goggia, scesa poco prima di lei.

Straordinaria la manche di Sofia che non ha mai perduto un istante le redini degli sci. Ha lasciato qualche decimo soltanto nella parte finale, ma nei due settori precedenti ha sciato sullo stesso livello delle top player. Una notizia confortante che ormai toglie qualsiasi dubbio sul suo ritorno alla competitività tra le porte larghe. Nona al termine della prima manche ha guadagnato due posizioni finendo settima

Primi punti coppa della stagione per Roberta Melesi, brava a qualificarsi col 14esimo tempo (col 40 di pettorale), per finire al 18esimo posto. La sua sciata è molto più solida della scorsa stagione ora che ha eliminato i problemi fisici che l’hanno spesso tormentata.

Ha perso 4 posizioni ma stiamo parlando di pochi centesimi: la Richardson è 15esima con 4 centesimi in meno!
Davanti all’Azzurra la coppia austriaca Stephanie Brunner e Katharina Liensberger, attrici di una squadra che ha qualificato alla seconda ben 8 atlete: ottima la qualità, un po’ meno la qualità.

Purtroppo è andata male a Elisa Platino: non sempre è un vantaggio partire per prme, e lei, qualificata col 3oesimo tempo ha avuto questa facoltà. Tutte hanno scoperto che quella porta posta a ridosso di un netto cambio di pendenza, scaricava tantissimo. Elisa è caduta nella trappola così come Elisa Moerzinger che l’ha seguita nell’errore. Poi le altre hanno capito e preso le misure adeguate.

La classifica del gigante

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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