Quando la manche sembrava ormai aver disegnato la classifica, seppur provvisoria, con Tessa Worley al comando seguita da Maria Hoefl-Riesch e Tina Maze, è arrivata la sorpresa. Splendida per noi, perchè col 20 Manuela Moelgg è stata straordinaria dalla prima all’ultima porta facendo registrare il secondo miglior tempo ma con un distacco irrisorio di 13/100 sulla francesina. Il pensiero è tornato indietro di 2 anni, quando nell’ottobre 2010 a Sölden colse il suo ultimo podio (terza). Alle spalle dell’azzurra la tedesca Maria Riesch, anche lei capace di sorprendere le prime 13 atlete già al traguardo, in un momento della gara in cui sembrava davvero difficile fare il tempo. Ma qualcosa anche oggi il vento deve avere giocato, in particolare nella prima parte e in quella centrale. Bene per le nostre azzurre scese dal 20 in poi che si sono infilate, una via l’altra nelle dieci. Sono quattro, oltre a Manuela, seconda, abbiamo Federica Brignone, scesa senza errori col due e frenata un poco da un tipo di neve che forse non adora. Un’azione precisa, forse troppo leziosa, temendo forse di non poter tagliare e rischiare eccessivamente non avendo punti di riferimento. Fede è sesta, seguita da una straordinaria Sabrina Fanchini (ci stupisce gara dopo gara) e da Denise Karbom ottava a 1 e 21 da Worley. Niente male anche Giulia Gianesini, undicesima davanti a Lindsey Vonn appena dietro a Lara Gut. Nelle trenta anche Irene Curtoni che a causa di un grave errore sul muro si è ritrovata in ventunesima piazza. Questa splendida lotta non vedrà attrice la leader della classifica generale di gigante, nonché campionessa Olimpica e detentrice della coppa di specialità Viktoria Rebensburg: dopo 5 porte disposte sul ripido non è riuscita a tenere la linea uscendo banalmente. Oggi perderà il pettorale rosso.
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