GS Sölden: Federica Brignone, prima grande gioia di stagione. Hector e Shiffrin battute!
Iniziare così è una gran bella cosa, ma perdere la gara per soli 2 centesimi lascia sempre l’amaro in bocca, soprattutto dopo l’esito della prima manche che aveva visto l’Azzurra davanti a tutte con mezzo secondo di vantaggio (75/100 su Lara).. L’opening di Sölden è di Lara Gut-Behrami che disegna una seconda manche stratosferica, soprattutto nell’ultima parte dove infila due siluri al posto degli sci. Federica Brignone non può rimproverarsi niente, ha sciato bene, senza errori se non qualche piccola sbavatura provocata più da un terreno segnato che altro. Quindi possiamo dire: non ha perso Fede, ha vinto Lara! Assieme a loro sul podio, Petra Vlhova staccata di 14/100 dalla ticinese, quanto è bastato per precedere Sara Hector, quarta e la nostra Marta Bassino, brava ad anticipare Mikaela Shiffrin al quinto posto.
E che dire della seconda manche di Marta Bassino... Fantastica, con un vero capolavoro tecnico compiuto sul muro. Poi si sa, la parte finale non le si addice molto e in quel tratto ha perduto diversi decimi. Ma ha dimostrato che la Marta vera non è quella vista nella prima manche dove è sembrata un po’ troppo lenta nei cambi. Lo stesso atteggiamento messo in mostra da Mikaela Shiffrin, ancora in fase di rodaggio: ha concluso proprio alle spalle del cerbiatto azzurro a sua volta davanti a Stephanie Grenier
Le buone notizie in Casa Italia non si fermano però alla performance di Federica, perché possiamo dire che Sofia Goggia sta tornando anche in gigante. Ne ha ancora per ingranare la marcia giusta, ma la sua capacità di ricercare sempre e comunque la massima velocità è un’arma che in pochissime hanno. Sul muro ci ha lasciato qualche decimo di troppo per un ritardo di linea, ma poi ha riguadagnato sul rush finale in piano, accomodandosi alle spalle di Stephanie Brunner e di Zrinka Ljutic . Con l’11esimo tempo di manche ha concluso al 16esimo posto. Ma non è il piazzamento a farci pensare in positivo, quanto l’approccio alla specialità. Sofia vuole tornare grande in gigante e conoscendo il suo temperamento…
Notevole la prova della croata che dimostra la sua crescita anche in questa specialità: partita col 48, si è qualificata col 25esimo posto e nella seconda è riuscita a migliorare ulteriormente finendo in top 15″ , alle spalle di una Paula Moltzan scatenata, come spesso le capita quando non commette errori gravi (17 posizioni recuperate).
Asja Zenere (28esima) può essere soddisfatta di “una” prima con qualifica. Nella run decisiva poi, non è riuscita a esprimere la sua tecnica fino in fondo, ma intanto un posto nelle trenta rimane una iniezione di fiducia.
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