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GS Semmering, testa a testa Brignone, Gut-Behrami, Hector

C’è un bel testa a testa tra Federica Brignone, Lara Gut-Behrami e Sara Hector dopo la prima manche del gigante di Semmering. Comanda l’Azzurra con 15/100 di vantaggio sulla ticinese e 27/100 sulla svedese. Come sempre Fede ha scelto la ricerca della massima velocità con le sue linee ampie e super carvate,

mentre Lara ha messo la precisione assoluta al primo posto che le ha garantito di essere sempre in anticipo sulla porta. È lì anche Sara, che su un tracciato senza particolari difficoltà ha potuto mettere a pieno frutto la sua estrema potenza.

Poteva essere più vicina  alle prime tre anche la statunitense Paula Moltzan ma è scivolata nell’insidiosa penultima porta che ha costretto un po’ tutte ad andare lunghe. Con +53/100 ne conserva solo 3 di margine sulla canadese Valerie Grenier, mentre Alice Robinson, che non ha sbagliato nulla è sesta a +0,61. Troppa gestione nella seconda parte di manche per Marta Bassino che ha rimediato 86/100 di ritardo su Federica con una sciata pulita ma a volte un po’ troppo controllata: “In effetti ho fatto un po’ fatica dove girava di più” – dirà al traguardo. Alle sue spalle Lara Colturi, ottava a +1″06, che ha fatto segnare il miglior parziale nel primo e nell’ultimo settore. Il ritardo accumulato, almeno in parte, lo si deve ai segni che si sono formati nelle tracce ideali di curva.

Alle spalle dell’Azzurra c’è Zrinka Ljutic (+1″11) un po’ pasticciona nel tratto centrale dove ha voluto tagliare troppo.  Quasi inspiegabile il ritardo di +1″88 di Camille Rast! Per sua fortuna la pista ha iniziato a segnarsi un po’ e i tempi dei numeri più alti hanno iniziato a lievitare (Colturi a parte).

Non così bene le altre Azzurre

Ilaria Ghisalberti è la migliore delle nostre seconde linee, ma con +2″70 è fuori dalle top 30 per soli 7/100! Bene nella prima metà, linee un po’ ampie nella seconda. Non basta nemmeno il +2″85 di ritardo per Lara Della Mea che si intraversa troppe volte sul muto centrale.

Asja Zenere sbaglia nel punto peggiore: rallenta la buona velocità del tratto iniziale ma interpreta male una porta che immetteva su un breve piano e lì perde tanto: +3″20 il suo ritardo, 16/100 in men o di Roberta Melesi imperfetta nel tratto piò tecnico. Ancora più lenta Elisa Platino che perde decimi ad ogni settore: +3″57 il suo ritardo: anche lori tre sono fuori dalla qualifica.

In rapporto è andata meglio Giorgia Collomb che perde +3″26 ma col pettorale 61. Il numero più alto a riuscire a passare il turno è Estelle Alphand, 22esima col 42, ma la francese appartiene già a una fascia piò elevata delle giovani. Brava anche Emma Aicher, 26esima col 41.

La classifica della prima manche

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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