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GS Semmering: Shiffrin scappa via, ma podio aperto con 11 atlete chiuse in 5 decimi

GS Semmering: Shiffrin scappa via, ma podio aperto a 10 atlete chiuse in 5 decimi.
Il bello è che quando taglia il traguardo scuote la testa poco contenta per come ha sciato. Accoglie in questo modo il risultato della su prima manche Mikaela Shiffrin che scava un solco zeppo di decimi tra le e le solite note. Petra Vlhova è seconda a 72/100, Tessa Worley terza a +0,73, poi , Bassino (5a) a +0,87, Hector a +0,96 e Brignone (7a) a +0,98. Togliamo la Regina e le altre sei del primo gruppo sono racchiuse in 27 centesim.

L’americana ha incredibilmente fatto tanta differenza nei primi 13 secondi di gara e anche nel tratto centrale. Marta e Fede hanno recuperato due/tre decimi nel tratto finale, ma la sensazione è che non siano a sciare con grande ritmo con gli sci a che sbattevano spesso su un terreno duro e reso particolarmente faticosi per i numerosi dossetti presenti. Oltre al secondo il gap di Lara Gut-Behrami, Michelle Gisin e Ragnhild Mowinckel. La migliore austriaca è Katharina Liensberger soltanto 15esima a +1″57, appena davanti a Katharina Truppe il che conferma la crisi della squadra in questa specialità che non portano vittorie in gigante dal 2016!

Nessuna dei numeri alti è riuscita a inserirsi nella parti alte della classifica anche perché la pista è tutta in ombra e con poca visibilità non si vedono i segni sul terreno. Quindi, una manche molto faticosa per tutte. La migliore è risultata Mina Fuerst Holtmann, decima col 23 a +1″05 e anche Ana Bucik che col 20 si è piazzata al 12esimo posto a +1″28 ma a soli 57/100 da Vlhova

La seconda manche (h: 13:00) rimane comunque apertissima perché il podio può coinvolgere almeno 10 atlete divise da poco più di 5 decimi.

Asja Zenere (32°) non riesce a sciare bene è già a metà manche prende due secondi che al traguardo diventano +3″56, fuori dalle trenta. Niente da fare anche per Roberta Melesi (38°) che supera i 4 secondi di ritardo. 42esimo tempo per Elisa Platino, 47esimo per l’esordiente Annette Belfrond appena dietro a Laura Pirovano.

C’è da dire che a metà muro, una delle porte si p segnata molto, obbligando le ragazze a numeri da circo per rimanere in piedi e nel tracciato senza tirare il freno a mano. Infatti, tra le atlete con pettorale superiore al 30 passano il taglio soltanto Clara Direz, 25esima col 41, Mirane Miradoli 29esima ed Elisa Moerzinger col 34. Lara Colturi stava per fare un vero miracolo con un distacco di soli 73/100 al secondo intermedio, ma un’inclinazione esagerata l’ha fatta scivolare fuori.

LA CLASSIFICA 1a MANCHE

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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