È ufficiale, sbagliano anche i semidei! Marco Odermatt, notiziona della serata, ha commesso un errore tecnico in gigante! In quello di Schladming, metà di vetro, metà di sale per via della pioggia caduta nelle ultime ore. Insomma, una specie di rodeo che ha esaltato le qualità stratosferiche degli atleti. Soprattutto quelle di Manuel Feller che ne ha combinate alcune col suo solito giostrare con gli sci e la velocità. Ecco, appunto, sempre le punte verso il traguardo e scaltrezza assoluta a sfruttare le “lunghe” per recuperare la linea migliore.
A un solo decimo quel Loic Meillard che l’anno scorso qui conquistò la seconda vittoria della sua carriera. Ovvio che la memoria ricorda in questi casi e allora questa è un’occasione imperdibile per cercare di afferrare quel podio che manca ancora all’appello in stagione. A soli 9 centesimi c’è l’Henrik Kristoffersen migliore della stagione. Che abbia azzeccato il suo noto set-up?
Fuori dal podio virtuale due ossi duri: Zan Kranjec (+0,30) e Filip Zubcic (+0,39). È lì anche il giovanissimo norvegese Alexander Steen Olsen (+0,41).
Ma Marco Odermatt? Non c’è ancora! Prima di lui Alexander Schmid (+0,65), Thibaut Favrot (+0,84) e il nostro Filippo Della Vite.
Super Pippo non ha fatto una discesa priva di pecche ma contrariamente alle precedenti gare, ha trovato lo spunto per rimanere dentro e continuare ad attaccare al massimo. 89 centesimi non sono pochi ma nemmeno drammatici. Dopo il decimo tempo di Raphael Haaser arriviamo a colui che ha vinto gli ultimi 4 giganti (su 4). Che è successo?
Sul dosso che faceva da spartineve tra il ghiaccio e il sale, non ha saputo cambiare metodo di guida e allora per chiudere la linea ha dovuto inclinarsi fino a toccare la neve con lo scarpone. Chiunque sarebbe uscito, lui è rimasto in piedi e ha recuperato il traguardo piò veloce di circa 3 decimi rispetto a tutti, ma quell’errore gli sono costati 98 centesimi. Li può recuperare? Domanda sciocca, Odermatt può fare qualsiasi cosa e lo ha già dimostrato. Sarò dura, ma per nulla al mondo gli appassionati si perderanno la sua seconda manche.
Luca De Aliprandini ha commesso due errori gravi e ha sciato meno bene di Adelboden: 1″96 il gap, forse troppo per qualificarsi. Vedremo.
Ci sarà sicuramente, invece, Giovanni Borsotti, perché la sua sciata è definitivamente tornata quella dei bei tempi, circa 4 infortuni fa! Il carabiniere piemontese è 13esimo a +1″09, non male.
Non si è trovato bene in queste condizioni Alex Vinatzer che con un pettorale venti numeri più bassi delle altre volte, il 25, ha concluso a +2″07, appena dietro a De Aliprandini.
Meglio di loro ha fatto Hannes Zingerle che perde 4 decimi nelle prime 10 porte, poi si mette ad andare e riesce a tenere un buon ritmo con linee pulite: con +1″50 è sicuramente qualificato.
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