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GS Schladming: la spunta Steen Olsen su Kristoffersen e Odermatt…

Alexander Steen Olsen conquista il gigante di Schladming con una seconda manche di grande temperamento. A soli 23 annni porta così a tre le vittorie in carriera, di cui due in gigante. Troppo abile, la sua prima parte dove, come nella run iniziale, riesce a produrre piò di tutti velocità. Henrik Kristoffersen si affida alla sua grande esperienza ma si deve accontentare della seconda piazza. Non sbaglia ma fatica a tenere la migliore line sul muro centrale, ma il vantaggio accumulato nella prima manche gli permette si finire nei premi.

Non riesce fino in fondo la super rimonta di Marco Odermatt che su un percorso così corto non può fare i miracoli. Migliora la 12esima posizione della prima ma si ferma al terzo posto, probabilmente favorito anche da una Planai che discesa dopo discesa inizia a segnarsi sia nella parte iniziale che sul muro finale dove le porte giravamo molto di più rispetto al primo percorso. Anche fortunato perché Meillard gli è dietro di un solo centesimo! Ma Loic la butta via sul muro dove combina un pasticcio.

La situazione per Odermatt era quasi identica a quella dell’anno scorso quando anche in quella occasione finì il primo percorso in undicesima posizione per poi andarsi a prendere un’incredibile vittoria.

Il miglior tempo di manche lo firma l’andorrano Joan Verdu che riesce a infilarsi tra i migliori 10 risalendo di ben 13 posizioni: sesto!

Luca De Aliprandini disegna una run solida me nei passaggi chiave anche su una neve migliore rispetto alla prima, non riesce a fare la differenza. Il suo tempo è peggiore rispetto a quello sia di Della Vite che di Borsotti. Perde 3 posizioni anche se in distacco è davvero minimo (a 38/100 da Odermatt!): 14esimo.

È proprio Luca ad essere l’ultimo atleta a concludere sotto al secondo dal vincitore: bastava pochissimo per salire sul podio. il Primo austriaco Stefan Brennesteiner è quinto a 9 centesimi da Odermatt!

Curiosa quanto incredibile la prestazione di Lucas Pinnheiro Braathen e di River Radamus: 17esimi a pari merito nella prima manche, realizzano lo stesso identico tempo anche nella seconda: 12esimi.

Filippo Della Vite può accontentarsi della seconda gara andata a punti dopo un inizio di stagione disastroso. Resuscitato da una crisi tecnica e mentale ad Adelboden (11esimo), qui mantiene la 23esima piazza ottenuta nella prima manche, dopo una seconda più in sicurezza che in spinta

Giovanni Borsotti e Simon Talacci, alla sua prima qualifica, non riescono a sfruttare la grande occasione di partire davanti nella manche conclusiva. Il piemontese supera il traguardo senza particolari errori ma non riesce a fare velocità. Recupera due posizioni finendo 28esimo. Un posto glielo regala Simon che purtroppo a tre porte dal traguardo, in ritardo di linea, va troppo dritto sul palo ed esce! Una chance importantissima davvero buttata via. Ne avrà altre!

Nella classifica di specialità Marco Odermatt è sempre il leader con 71 punti di margine su Steen Olsen che supera Kristoffersen di 10 punti. De Aliprandini è quinto a 164 da Marco.

Odermatt dale a 1066 punti nella generale con 352 punti di vantaggio su Kristoffersen, mentre Meillard ne ha 474.

La classifica del gigante

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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