Lo sloveno Zan Kranjec prende il volo a metà gara nel Gs di Santa Caterina. Sono ben 46 i centesimi di vantaggio sull’elvetico Marco Odermatt, 48 su Alexis Pinturault e 49 sul francese Loic Meillard.
Una manche un po’ strana nel suo epilogo, con atleti bravi ad adattarsi alle condizioni di piste e neve, altri andati un po’ fuori giri. Come Henrik Kristoffersen che ha limitato il ritardo a +1″19 solo perché è riuscito a mettere il turbo nelle ultime 15 porte.
O come il connazionale Lucas Braathen che ci ha capito poco con un’azione tecnicamente poco efficace.+2″14 il ritardo su Kranjec.
Tra quelli affondati c’è anche Luca De Aliprandini (17esimo) che con la sua sciata sempre molto aggressiva non è riuscito a fare il tempo. Con un gap di 2″05, tuttavia, potrebbe ancora piazzarsi tra i migliori dieci, con una seconda manche più adattabile alla situazione. Sulla stessa linea Giovanni Borsotti 21esimo, che paga 2″26.
C’è da dire che ci sono stati ben pochi inserimenti dalle retrovie. Si pensava che dopo le prime discese la linea si pulisse un po’, ma così non è stato. Anche perché dopo i primi 25 la nevicata si è intensificata. Basta scorrere la classifica per constatare come i tempi miglior appartengono ai pettorali più bassi. L’unico a rompere questa tesi è stato Loic Meillard con l’11. Non male a che la prova del tedesco Alexander Schmid (nono a +1″23 col 18), terzo nel parallelo di Lech-Zürs, ma solo ventesimo nel gigante di Coppa Europa disputato tre giorni fa a Gurgl
Molto bene anche il norvegese Kilde, settimo, alle spalle di Zubcic a +1″04. Ormai non si può più definirlo solo un velocista! Buon per lui, perché non ci sono tanti atleti così completi, deputati alla vittoria della sfera di Cristallo.
E a proposito di Norvegia, non passa inosservato il 21esimo tempo, dunque a pari merito con Borsotti, di Atle Lie McGrath, sceso con il pettorale numero 42!
Gli altri Azzurri:
34° Riccardo Tonetti a + 2″98. 40esimo Roberto Nani (3″26), 44° Daniele Sorio (+3″57), 49° Alex Hofer (+4″06). 50° Alex Zingerle (+4″08), 54° Stefano Baruffaldi (+4″37)