Prima o poi doveva pur capitare e ne siamo felici non per antipsortività ma per il gusto dello spettacolo! Cos’è successo? Che Hirscher, al termine della prima manche del gigante di Saalbach, non è in testa con due secondi di vantaggio, ma “solo” quinto (davanti a Kristoffersen) con 71/100 di ritardo dallo svedese Matts Olsson. A tre centesimi c’è Manuel Feller, a 3 decimi Loic Meillard, a 52/100 lo sloveno Zan Kranjec. E poi lui, il dominatore di stagione, anzi, delle ultime sette stagioni! Cos’è accaduto? Una tracciatura sulla massima pendenza con poca curva. Con un disegno così non riesce a fare la differenza. Merito del tracciatore italiano Walter Girardi, guarda caso allenatore di Matts Olsson. Ora, proviamo solo a immaginare come affronterà la seconda manche Marcel! Ci sarà da divertirsi anche perché quei quattro là davanti sono ossi duri e la neve, stra- barrata, ha poco grip. Gli Azzurri sono andati discretamente bene: Luca De Aliprandini è 12esimo a +2″09 il che sembrerebbe tantissimo, ma si consideri che Stefan Luitz è settimo a +1″07. Alle spalle di Luca c’è Manfred Moelgg a +2″13 e subito doetro Riccardo Tonetti con 2″35.
La qualifica di Andrea Ballerin è appesa a un filo: dopo i primi 47 atleti partiti è 27esimo a +4″57. Niente da fare, invece per Giovanni Borsotti (+5″30) Hannes Zingerle (+5″39), Simon Maurberger (+5″69) e Roberto nani finito addirittura a +8″79 al termine di una discesa costellata di errori
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