Nella prima manche del gigante piovoso di Maribor, in slovenja, le protagoniste sono le stesse dello slalom. Comanda infatti Mikaela Shiffrin con 48/100 su Petra Vlhova, mentre la prima gigantista pura è la farncese Tessa Worley con un gap di 58/100. Poi inizia la classifica che mette in fila le atlete con oltre uns econdo di ritardo: c’è la scvedese Sara Hector a +1″09, un solo centesimo in meno di Marta Bassino che ha sciato come le leader fino a metà percorso per poi costruire la maggior parte del ritardo nel finale. Forse si è spaventata un poco per gli avvisi che le aveva dato Federica Brignone.
Stava andando come un treno Fede, sulla linea di Shiffrin e Vlhova (due decimi di ritardo) ma un’inclinazione nemmeno così esagerata, l’ha fatta scivolare sul ghiaccio puro. Quella spalla interna che spesso si inclina un pelo troppo, in queste condizioni di terreno si rivela spesso fatale. Ancora una volta, quindi, Maribor non le regala alcun sorriso. Altre volte era per questioni tecniche: pista piatta priva di velocità, ma questa volta aveva trovato la chiave per superarla con successo. La notizia peggiore però non è la gara in sè andata a farsi benedire, ma la sua classifica nel ranking di specialità, quella che premia l’atleta col pettorale rosso. Purtroppo dopo averlo indossato fino al gigante di Kronplatz, ora lo vede allontanarsi in maniera quasi definitiva. Amen. Diverso l’atteggiamento di Sofia Goggia che ritornava tra le porte larghe per la prima volta quest’anno, con pochissime occasioni di allenamento. Impossibile combinare qualcosa di buono per lei in una specialità che anche l’anno scorso non l’aveva vista vincente: +2″85 il suo ritardo, inferiore a quello di Irene Curtoni che è vero, ha sciato pulita e precisa, peccato che lo stile non venga premiato: +3″90.
Puntiamo tutto, dunque suMarta Bassinoche sta sciando molto bene anche se si ha l’impressione che abbia nelle gambe ancora margine.
ALTRE AZURRE:
Francesca Marsaglia è andata molto bene nella prima metà di pista, poi ha sbagliato atteggiamento tecnico senza trovare il giusto collegamento tra una porta e l’altra. E se non riescì a trovare il modo di creare velocità il ritardo aumenta sensibilmente pur senza errori evidenti: +3″21 il responso cronometrico! Sulla stessa linea Laura Pirovano: +3″95, oltre i 4 secondi Karoline Pichler: +4″34 e Elena Curtoni: + 4″83.
Nella seconda manche vedremo all’opera solo Bassino, Goggia e Marsaglia. Davvero sfortunate Irene Curtoni e Laura Pirovano che hanno concluso al 31esimo e al 32esimo posto
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