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GS Kranjska: vince Ted, ma Raich…

 Non ce ne voglia Ted Ligety, alla sua sesta vittoria sulla pista di kranjska Gora, tracciato a corte distanze per dargli fastidio, ma il personaggio di oggi è Benjamin Raich, che è riuscito a conquistre un secondo posto, ma che per onore al merito ha lo stesso valore di una vittoria. Che non è arrivata per soli 18 centesimi, nonostante l’americano avesse ben 1"61 di vantaggio dopo la prima manche. C’è piaciuto moltissimo anche la sua espressione quando Marcel Hirscher ha tagliato il traguardo dietro di lui (per finire poi quarto): non è antisportività, ma quella faccia storta di Marcell mandata in mondovisione quando Mario Matt gli ha sottratto l’oro olimpico, non ci è proprio andata giù. La seconda icona di questo gigante non è la vittoria di Ted Ligety, ma il recupero prodigioso di Kristoffersen. Chiunque forse farebbe ora parte della lista degli squalificati, Non si capisce come abbia fatto a rimanere dentro il tracciato dopo essere arrivato troppo lungo in ingresso sul muro e a recuperare senza perdere troppo tempo. Questo è un vero campione! Ligety terzo nelle preferenze? Tiriamo fuori il tricolore e mettiamolo al quarto posto, perché davanti a lui ci mettiamo anche Roberto Nani, sesto dopo aver recuperato altrettante posizioni. Nell’anno in cui abbiamo quasi la certezza che nel gigante, Blardone, Simoncelli e Moelgg, i nostri veterani delle porte larghe, non hanno più tante chance di salire sul podio, Roberto più Luca De Aliprandini e Alex Zingerle possono garantirci un futuro di tante soddisfazioni. Luca poteva sicuramente farci sognare gia oggi, ma dopo l’intermedio, dove si era trovato al comando, ha buttato via la gara pe run errore di gioventù. Alex invece, partendo col 54 è stato splendido a qualificarsi col 29esimo tempo, per poi concludere ventesimo nella seconda. Segnali positivi che non arrivano per caso. Insomma, il gigante di Kranjska Gora è uno dei migliori al mondo, anche se quando si disputava tra dicembre e gennaio era un’altra cosa grazie al suo "vetro" difficilissimo da affrontare, e tutto ciò che di positivo arriva su questo pendio va considerato come puro, reale e indicativo per il domani. Quel domani dove Benni Raich potrebbe ancora dire la sua. Per noi, oggi i vincitore è lui. E crediamo che anche Ted sia d’accordo!
Per la cronaca. Marcel Hirscher è finito al quarto, posto davanti a Dopfer, mentre Svindal, col14esimo posto riesce a mantenere la testa della classifica generale di Coppa con  1046 punti contro i 1005 dell’austriaco. Gli altri Azzurri: 11esimo Davide Simoncelli, appena davanti a Neureuther, 14esimo De Aliprandini, 15esimo Moelgg, 19esimo Zingerle, suo migliore risultato in Coppa del Mondo e 26esimo Max Blardone, autore di un erroraccio che gli ha fatto perder eoltre tre secondi

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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