GS Kranjska Gora, Marta Bassino “legge” bene e sfida Hector e Worley.
In una prima manche atipica e davvero strana solo Sara Hector, Tessa Worley e Marta Bassino ci hanno capito qualcosa. Ma anche il trio di testa, separato da soli 23 centesimi, ha incontrato le sue difficoltà.
Su un terreno non barrato e molto mosso, nessuna è riuscita a spingere e a creare un’azione fluida e continua. Sembrava sciassero tutte sulle uova. Marta si è salvata con la sua nota leggerezza e un’intelligenza tattica naturale. Non riusciva a premere sull’acceleratore non per una cattiva interpretazione, ma perché aveva capito subito che il terreno non glielo permetteva.
La svedese, avvisata sicuramente dagli allenatori, ha scelto linee più ampie evitando le asperità del terreno. E ha avuto ragione concludendo in testa la manche con 8 centesimi di vantaggio sulla francese. Marta, scesa con l’1, paga 23 centesimi.
Dopo il primo gruppo i tecnici hanno avuto il tempo di avvisare le atlete su come conveniva interpretare una manche molto difficile, così si sono infilate diverse seconde linee.
Tra le prime tre e il gruppetto delle solite protagoniste, si è infilata l’austriaca Katharina Truppe, bravissima a piazzarsi al quarto posto a +0,76, con 4 centesimi di vantaggio sull’atleta di casa Meta Hrovat che vede la Podkoren3 quasi dal balcone di casa. La pupilla di Livio è quinta a 8 decimi al termine forse, della sua migliore manche di stagione.
Distacchi da non credere per le altre top player: Michelle Gisin è sesta a +0,87. Un decimo in più per Ana Bucik che quando respira l’aria di casa riesce quasi sempre a metterci qualcosa in più. Un secondo netto il ritardo della canadese Valerie Grenier pettorale 25, segno che la pista ha retto bene.
Poi i ritardi salgono sopra il secondo: la francese Coralie Frasse Sombet è nona a +1″24, Tina Robnik decima a +1″26, Wendy Holdener 11esim +1″32, 4 centesimi meglio della svedese Mina Fuerst Holtman a +1″36.
Mikaela Shiffrin è solo 14esima a + 1″48 appena davanti a Petra Vlhova a +1″51. Anche loro non sono riuscite a esprimere la loro ben nota sciata precisa ed efficace.
I distacchi sono molto limitati in questo gruppo centrale della classifica con Mowinckel a +1″52, Lara Gut-Behrami a +1″53 con lo stesso tempo della polacca Maryna Gasienica-Daniel e la nostra Elena Curtoni che è stata molto brava a contenere il distacco a +1″55.
Chi ha provato a spingere ugualmente ci ha rimesso le penne, come Alice Robinson, davanti a tutte al primo rilevamento, per poi perdere progressivamente e sdraiarsi a tre porte dal traguardo: +4″56!
Sofia Goggia ha lottato come fa sempre ma un errore grave ha fatto lievitare il suo tempo che poteva essere simile a quel gruppetto di 4 atlete comandato da Shiffrin. Una rotazione eccessiva ha bloccato la sua azione facendo salire il gap a 2″46. Fuori dalle 30 per un pelo. Così come Vivien Insam, slalomista sempre più gigantista! Una 34esima posizione ottenuto col pettorale 51 che dimostra quanto la 24enne altoatesina stia firmando una progressione positiva: 49esima nel suo primo gigante a Courchevel, 47esima nel secondo, 40esima a Lienz e 34° a Kranjska. Il grafico punta verso l’alto e per l’atleta cresciuta nel Gardena, oggi nelle Fiamme Oro, non può che essere un segnale di grande stimolo. Ora l’attende la Erta di Kronplatz, altra pista tosta per atlete altrettanto toste!
Più alto ancora il ritardo di Roberta Midali che ha chiuso a +4″13 dopo una prima parte discreta. male invece, il muro. Un po’ meglio Roberta Melesi ma con +3″43 la qualifica non c’è. Meglio di lei Ilaria Ghisalberti, anche lei autrice, come Vivien, di un’ottima progressione che punta alla qualifica: 37esima col 54 di pettorale. Fino a metà pista era davanti a Ellenberger, finita trentesima al traguardo! GS Kranjska Gora Marta Bassino