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GS Kranjska: come in Corea

Nulla cambia dal gigante delle Olimpiadi: Marcel Hirscher, Henrik Kristoffersen Alexis Pinturault. Eppure, condizioni di neve e di pista molto diverse. Significa che questi sono i reali valori in campo. L’illusione Kranjec, terzo a pari merito con Alexis, è infatti durata solo una manche. I primi tre han no sciato esattamente come nella prima manche, tranne Hirscher che è riuscito ad andare ancora più forte. 1″66 il vantaggio su Henrick, 2″51 su Pinturault. Distacchi c he impediscono di fare qualsiasi commento sorprendente. Quindi passiano oltre: questa è stata anche la gara dei norvegesi, non ci sono dubbi. Sì, perchè Kristofersen non è più da solo, ma la punta di una squadra che di fatto ha sostituito la potenza francese degli anni scorsi, oggi rimasti solo con Pintu e Muffat-Jeandet. Tre nei primi nove con Kristian Nestvold-Haugen (bronzo ai Mondiali di St. Moritz) e… si chiama Rasmus Windingstad, prima di oggi davvero niente di che. Com’è possibile venir fuori in questo modo su una piata del genere rimane un mistero ma questo è un dato di fatto: pettorale 36, nono a metà gara, sesto al traguardo. Segnate il suo nome, perché se saprà sciare come oggi…  Avvincente la sfida in casa America, con Tommy Ford che nonostante in errore gravissimo commesso in cima alla pista è riuscito a stare davanti a Ryan Cochran-Siegle che era stato autore, prima di lui, di una manche superfina. Ci si chiede senza quella sciocchezza tecnica commessa dove sarebbe arrivato… Di fatto, i gigantisti americani hanno imparato a sciare bene e il futuro parlerà spesso di loro.

Italia a picco, si può dire. L’unico Azzurro in grado di avvicinarsi ai leader era Luca De Aliprandini. Ottavo a metà gara è uscito banalmente (inclinazione eccessiva) nella seconda. Rimaniamo con un diciottesimo posto a oltrr sei secondi da Hirschewr. Davvero una situazione deprimente e forse anche un po’ imbarazzante.

Giulio Bosca non si può dire non ci abbia provato. Poi non c’è riuscito, ma sbucare dal nulla e classificarsi come migliore Azzurro qualche sorriso lo lascia. Ha una sciata disordinata perché acerba, dove spesso perde l’esterno, ma la posizione sugli sci è corretta. Lui viene dalla velocità, ma questa trasformazione – dopo la pausa di studio di Denver che si è preso –  lascia un’ottima impressione. Niente da fare per Manni Moelgg in una specialità che quest’anno non riesce a leggere. Anche lui, come molti, ha sbagliato nella porta con un cambio di pendenza poco prima del muro finale. Della sua gara rimane ben poco di positivo se non la consapevolezza che deve cambiare modo di sciare. Un talento come lui ci può arrivare

Giovanni Borsotti aveva una grande occasione e non ha saputo afruttarla. Partito per quarto nella seconda manche aveva l’opportunità di firmare una prestazione utile per la risalita. Ha tirato come un dannato ma il temperamento su questa pista non basta, ci vuole sempre la massima concentrazione e intelligenza tecnica. Per un po’ gli è riuscito, poi non è riuscito a stare dietro alla sua velocità e in un cambio di pendenza, prima del muro finale, ha gettato via una grande prestazione: linea perduta e svariati metri percorsi in più per non uscire. C’è da dirte che molti in quel passaggio ci hanno rimesso le penne. Magra consolazione. Stessa sorte è toccata a Riccardo Tonetti, bravo solo fino a metà manche. Poi ha molltato. E’ bastato andare in ritardo a una porta per non riuscire più a tirare la linea ideale sul muro dove ha preso una barcata di centesimi.

Classifica finale slalom Kranjska Gora

RANK BIB NAME NAT RUN 1 Rk1 RUN 2 Rk2 Pr TOTAL DIFF
1 1 HIRSCHER Marcel

AUT

1:10.12 1 1:10.64 1 2:20.76
2 4 KRISTOFFERSEN Henrik

NOR

+0.73 2 +0.93 5 2:22.42 +1.66
3 3 PINTURAULT Alexis

FRA

+1.41 3 +1.10 7 2:23.27 +2.51
4 8 NESTVOLD-HAUGEN Leif Kristian

NOR

+1.64 5 +1.14 8 1 2:23.54 +2.78
5 7 KRANJEC Zan

SLO

+1.41 3 +2.03 19 2 2:24.20 +3.44
6 6 FELLER Manuel

AUT

+2.32 7 +1.32 11 1 2:24.40 +3.64
7 9 MUFFAT-JEANDET Victor

FRA

+2.20 6 +1.67 15 1 2:24.63 +3.87
8 36 WINDINGSTAD Rasmus

NOR

+3.11 9 +0.82 3 1 2:24.69 +3.93
9 21 FORD Tommy

USA

+3.16 11 +1.28 10 2 2:25.20 +4.44
10 28 COCHRAN-SIEGLE Ryan

USA

+3.93 19 +0.82 3 9 2:25.51 +4.75
11 34 TORSTI Samu

FIN

+3.55 14 +1.43 12 3 2:25.74 +4.98
12 17 MEILLARD Loic

SUI

+3.47 12 +1.69 16 2:25.92 +5.16
13 27 DOPFER Fritz

GER

+3.97 21 +1.26 9 8 2:25.99 +5.23
14 30 JITLOFF Tim

USA

+3.66 15 +1.82 17 1 2:26.24 +5.48
15 35 ZAMPA Adam

SVK

+4.91 29 +0.74 2 14 2:26.41 +5.65
16 24 READ Erik

CAN

+4.86 28 +0.93 5 12 2:26.55 +5.79
17 25 ZURBRIGGEN Elia

SUI

+4.25 25 +1.64 14 8 2:26.65 +5.89
18 46 BOSCA Giulio Giovanni

ITA

+3.70 16 +2.44 24 2 2:26.90 +6.14
19 15 MOELGG Manfred

ITA

+3.83 18 +2.35 22 1 2:26.94 +6.18
20 41 MONSEN Marcus

NOR

+4.05 23 +2.15 20 3 2:26.96 +6.20
20 23 SCHMID Alexander

GER

+3.49 13 +2.71 27 7 2:26.96 +6.20
22 32 STROLZ Johannes

AUT

+3.70 16 +2.51 26 6 2:26.97 +6.21
22 19 TONETTI Riccardo

ITA

+3.99 22 +2.22 21 2:26.97 +6.21
24 29 BORSOTTI Giovanni

ITA

+4.69 27 +1.53 13 3 2:26.98 +6.22
25 51 NETELAND Bjoernar

NOR

+4.06 24 +2.40 23 1 2:27.22 +6.46
26 20 ZUBCIC Filip

CRO

+4.29 26 +2.47 25 2:27.52 +6.76
27 55 HADALIN Stefan

SLO

+4.92 30 +1.88 18 3 2:27.56 +6.80
28 33 PHILP Trevor

CAN

+3.94 20 +3.06 28 8 2:27.76 +7.00
11 DE ALIPRANDINI Luca

ITA

+2.45 8 DNF
10 MURISIER Justin

SUI

+3.14 10 DNF

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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