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GS Killington: solo Hector resiste alla manche capolavoro di Shiffrin

Vittoria numero 100 chiama Shiffrin. E Shiffrin risponde con una prima manche capolavoro sulle nevi di Killington dove lei è nata. Nel secondo gigante di stagione, la pista della nota stazione americana è davvero tosta, con un muro molto ghiacciato che mette in difficoltà quasi tutte le atlete.

A vedere Mikaela Shiffrin, pettorale numero 2, sembrava tutto normale anche perché la prima discesa di Valerie Grenier, tornata dopo un brutto infortunio, non poteva fare tanto testo.

In effetti Alice Robinson salta per aria proprio sul ripido, mentre Federica Brignone rincorre l’esterno più di una volta perché si inclina un po’ troppo e allora il suo tempo si ferma a +1″26 da Mikaela.

La discesa della svedese Sara Hector dice che si poteva stare vicini a Shiffrin dimostrando maggiore precisione. Così la trentaduenne scandinava paga soltanto 32 centesimi all’americana, con due settori dove riesce ad essere addirittura piò veloce.

Il terzo tempo è della norvegese Thea Louise Stjernesund, bravissima anche lei nella parte conclusiva che le consente di contenere il ritardo a +0,61. Alle sue spalle l’elvetica Camille Rast che conferma la grande crescita già mostrata in slalom. Dovrà recuperare 75/100, 9 in meno della croata Zrinka Ljutic che adora i tracciati quando il marmo sostituisce la neve.

Fede Brignone si trova al settimo posto perché Paula Moltzan conclude 2/100 prima di lei, mentre Lara Gut-Behrami ci capisce poco e si ripresenterà in seconda manche con +1″57 sulle spalle, Tra le due si è inserita col 47 la 19enne americana Elisabeth Bocock, autrice di una manche clamorosa!.

Dietro alle due stars e a Nina O Brian, Lara Colturi, attualmente 11esima a +1″63 da Mikaela: pur sciando con una certa prudenza è risultata piuttosto veloce e nella seconda manche potrebbe sorprendere come ha fatto vedere in slalom a Gurgl.

In casa Italia meglio le più giovani, con un grande exploit della 18enne Giorgia Collomb,

autrice di una prova maiuscola. Col pettorale 54 ha staccato il ventesimo tempo, facendosi un baffo di quel vetro impressionante che ha spaventato parecchie atlete. La valdostana di La Thuile sta già per raggiungere la sua compagna di giochi in epoca children Lara Colturi, per ora distante solo 7 decimi.

Molto bene anche Lara Della Mea che chiude a +2″75 e Ilaria Ghisalberti a +3″19 qualificata per la prima volta in carriera in Coppa del Mondo. Col 2esimo tempo passa il turno Asja Zenere che perde un po’ troppo nell’ultimo tratto e paga +3″25. Non hanno commesso particolari errori ma hanno scelto la sicurezza di una curva molto ampia che comunque ha garantito una velocità alta, anche se hanno percorso più strada.

Marta Bassino non è riuscita a sciare. Non stava “in piedi” ed è inutile calarsi in un ‘analisi tecnica perché non è commentabile: +4″02  e gara compromessa irrimediabilmente. Alle sue spalle Elisa Platino (+4″08) e Roberta Melesi (+4″35) entrambe in grande difficoltà sul ghiaccio e tutte e tre fuori dalle 30.

La classifica della prima manche

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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