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GS Garmisch 1a M.: sorpresa Felx

Una manche un po’ strana la prima di Garmisch, dove Alexis Pinturaul sembrava comodamente primo, ma poi il tedesco Felix Neureuther, col 14, gli ha tolto la leadership dimostrando una crescita tecnica tra le porte larghe frutto più di sapienza che di fato. Il figlio d’arte è stato l’unico, assieme al francese, a interpretare bene la prima metà di gara, per poi affrontare il difficile muro con grande precisione e arrivare sul pianetto finale con alta velocità. Punto in cui Alexis ha commesso un errore quasi fatale che gli ha fatto perdere almeno mezzo secondo. 24 sono i centesimi tra i due, mentre al terzo posto gode il tedesco Fritz Dopfer, sceso con il pettorale numero uno, approfittando così di quel sottil strato di nevina che aumenta il grip. Quarto Manfred Moelgg, forse il migliore nella seconda metà del tracciato ed è un peccato che non abbia saputo interpretare a dovere le prime 20 porte. Stava andando come un missile Davide Simoncelli, talmente roboante che non è risucito a stare dietro alla sua velocità costruita con dovizia tecnica sul muro. Una rot<zione di 360 gradi e gara finita. Molto più prudente Max Blardone (+1"77) che sta andando alla ricerca di una posizione buona più che rincorrere invano la vittoria. La forma l’ha abbandonato prima di quella caduta che lo ha ammaccato non poco 48 ore prima della gara Mondiale di Schladming. E i due big della specialità Ligetu e Hirscher? La tracciatura a maglie strette ha un po’ imbrogliato l’asso americano che non ha mai preso il giusto ritmo. Deve recuperare 66/100 a Neureuther, 9 in meno di Marcel Hirscher, davvero troppo pasticcione nei punti dove solitamente sa fare la differenza. Sia Ted che Marcel hanno rischiato di uscire, ma chi li butta giù quei due lì…! Buona la discesa di Svindal che è settimo a 3/100 da Hirscher. Se riesce a contenere il divario dall’austriaco in gigante potrebbe rimettere in discussione i giochi di Coppa, poiché ha qualche superG in più… Florian Heiset, sceso con il 24, non è andatop oltre la ventesima piazza, ma forse di più era anche difficile fare, considerando i segni formati su quasi tutto il tracciato. Poco prtemiato invece il coraggio di Roberto Nani, talentuoso sul muro, ma poi ha preso troppo ritardo nella parte più semplice, per un arretramento che gli ha fatto perdere decimi importanti porta dopo porta, fino a tagliare il traguardo a 2"79. Rischia di partire tra i primissimi nella seconda manche (tracciata dal nostro Theolier) se riuscirà a stare nei trenta e allora, quel coraggio potrebbe fargli scalare tante posizioni.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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