Una manche così incerta non si ricorda: nel gigante di Courchevel l’equilibrio è incredibile considerando che tra la prima e la sesta ci sono soltanto 27 centesimi. Comanda Viktoria Rebensburg anche se chi l’ha vista non l’avrebbe mai detto, considerando l’erroraccio commesso a inizio muro. Nel tratto finale più filante ha tirato fuori le sue capacità di far velocità sul piatto. Alle sue spalle la coppia Mikaela Shiffrin e Stephanie Brunner che hanno realizzato il medesimo tempo, a 8/100 da Viktoria. Poi l’atleta di casa Tessa Worley, molto vicina a soli 11 centesimi. Quinto posto per la norvegese Ragnhil Mowinckel che di centesimi ne perde 24 e finalmente, al sesto posto la nostra Federica Brignone a +0,27. Un grave errore per l’Azzurra dopo una ventina di secondi di gara. Era sicuramente in testa perché ha dovuto tirare una bella grattata per rimanere in pista e quei 27 centesimi di ritardo su Viktoria non bastano per considerare l’errore, probabilmente provocato da un brusco cambio di visibilità.
Alle spalle delle prime sei c’è un’altra classifica, un’altra gara. A mezzo secondo da federica c’è Petra Vlhova, bravissima a tenere l’identico passo di Rebensburg dal terzo intermedio al traguardo. peccsato l’errore commesso sotto un dosso. Perde 76/100. Poco più lenta la svedese Frida Hansdotter (+0,90) e la norvegese Kristin Lysdahl (+0.93) che precede Marta Bassino, ferma in decima posizione a +1″18 con Anna Veith appiccicata a 3/100 dalla piemontese. Male invece Irene Curtoni che pur tagliando il traguardo, si è praticamente fermata accumulando un gap di oltre 4 secondi. Francesca Marsaglia non è riuscita a trasmettere agli sci il suo elevato tasso tecnico e purché galvanizzata da ottime performances sulla Saslong, ha chiuso a oltre tre secondi
Dopo le prime 15 la neve si è rovinata troppo per consentire risultati a sorpresa dalle seconde linee.
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