GS Badia: Lucas Braathen vince nel tempio dei più grandi!.
Una Gran Risa fantastica ha regalato l’ennesimo grandissimo show per i veri cultori del gigante. Oggi ha prevalso uno straordinario ZKLuxas Braathen che vincendo qui entra di diritto nel tempio dei gigantisti più forti del mondo. Al secondo posto uno stizzito Henrik Kristoffersen perché quando perdi la vittoria per due centesimi un po’ ti vengono i nervi.
Da Marco Odermatt ci si attendeva una seconda manche all’arrembaggio e così ha fatto. Ha spinto come un pazzo fin dalla prima manche commettendo tante sbavature al limite dell’errore grave. Ma quando si sa sciare in quel modo si è in grado di recuperare la linea e portare al traguardo un gran tempo. L’impresa di recuperare dalla nona posizione non gli è riuscita fino in fondo perché la rincorsa si è fermata al terzo posto (a solo 1 decimi da Lucas), con un tante grazie a Zan Kranjek che conclude solo quinto dopo aver chiuso la pirma manche con un netto vantaggio. Davanti allo sloveno un ritrovato Alexis Pinturault a 57 centesimi dall’elvetico che invece conquista l’undicesimo podio consecutivo!
Incredibile il recupero dell’Andorrano Joan Verdu (12esimo) che ha disegnato la più bella manche della sua vita. Pazzesco quello che ha saputo fare sulla Gran Risa partendo per terzo nella seconda dove ha segnato di gran lunga il miglior tempo di manche. È rimasto sulla poltroncina del leader fino all’arrivo di Atle Lie McGrath (settimo) che su di lui aveva quasi 2 secondi di vantaggio a metà gara, recuperando la bellezza di 16 posizioni
Il migliore dei nostri è Filippo Della Vite, 17esimo sulla Gran Risa con 4 posizioni recuperate, dopo la 12esima piazza di Val d’Isère. Questo ragazzo è un atleta completamente diverso da quello visto fino allo scorso anno. Non è più il ragazzino in cerca di abbassare i punti o impegnato a fare lo slalom tra Fis, Coppa Europa e qualche occasione in Coppa del Mondo.
In brevissimo tempo è diventato, così dice questo inizio di stagione, il gigantista numero uno della squadra Azzurra. Perché Luca De Aliprandini (18esimo) oggi, sulla pista dove riuscì l’anno scorso a conquistare la piazza d’onore, è partito male, con due uscite e anche oggi ha tirato il freno rischiando il meno possibile per poter portare a casa un piazzamento. Pippo ha tirato come un dannato, secondo quanto le sue prerogative tecniche oggi gli consentono. Ma non è finita qui, perché a 21 anni, ha ancora ampi margini di crescita. Per ora dobbiamo accontentarci di questo perché il gigante maschile ormai, non è così diverso dallo slalom femminile. Gigantisti ne abbiamo ma non più competitivi, almeno, nei confronti dei top player.
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